REDAZIONE ASCOLI

Ecomostro: effettuato il primo sopralluogo

C’è stato l’incontro tra la proprietà della struttura di via Calatafimi e il Comune, il sindaco: "Un passo alla volta verso il dialogo"

L’incontro in via Calatafimi ha avuto lo scopo di risollevare la struttura abbandonata

L’incontro in via Calatafimi ha avuto lo scopo di risollevare la struttura abbandonata

Ieri mattina si è svolto il primo incontro ’ufficiale’ in loco tra la proprietà dell’ecomostro di via Calatafimi e il Comune. Un passo rilevante nella lunga e complessa vicenda legata alla struttura abbandonata da decenni. Il titolare dell’area ha incontrato due rappresentanti della polizia locale per un sopralluogo che aveva l’obiettivo di fare il punto sulla situazione e avviare le prime verifiche tecniche riguardo lo stabile, in particolare la presenza di eternit in alcune sue parti. Questo incontro è il risultato di un’attività di mediazione avviata dal sindaco Antonio Spazzafumo, che nei mesi scorsi aveva inoltrato alla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno un fascicolo dettagliato sulla struttura.

"Si tratta di un percorso complicato, frutto di anni di immobilismo", ha commentato il sindaco Spazzafumo. "Agiamo passo dopo passo per cercare di trovare una soluzione e, soprattutto, per intensificare il dialogo con la proprietà". La situazione di via Calatafimi è infatti da anni al centro di numerose denunce e segnalazioni da parte dei residenti, che vedono nello stabile una "ferita" aperta nel tessuto urbano della zona. La struttura non solo deturpa il paesaggio, ma è diventata rifugio per senzatetto, tossicodipendenti e malintenzionati, aggravando la percezione di insicurezza e degrado. L’incontro di ieri rappresenta un primo passo concreto verso la risoluzione della questione.

"Questo sopralluogo servirà a fare le prime valutazioni e a prendere coscienza dell’effettiva situazione dello stabile", ha aggiunto il sindaco. Negli anni, diverse amministrazioni hanno tentato di intervenire, ma senza mai riuscire a sbloccare la situazione. Il fascicolo inviato alla Procura ha riacceso l’attenzione su un problema che, oltre a rappresentare un rischio per la salute pubblica per la possibile presenza di eternit, ha un impatto diretto sulla qualità della vita dei residenti. Alla finestra, infatti, ci sono centinaia di cittadini che da tempo denunciano la situazione, esasperati dalla situazione ferma dagli anni Ottanta.

Con l’inizio del dialogo tra Comune e proprietà, si spera che questo possa essere il punto di svolta tanto atteso, anche se il percorso appare ancora lungo e complesso. Per via Calatafimi e per l’intera città di San Benedetto, l’ecomostro rappresenta una ferita non solo estetica ma anche sociale. Tuttavia, l’incontro di ieri segna una novità: per la prima volta, proprietà e Comune si sono confrontati direttamente sul campo, con l’intento di individuare una via d’uscita. Nel prossimo futuro saranno necessarie ulteriori verifiche, in particolare per accertare la presenza di materiali pericolosi e concordare gli eventuali interventi di bonifica necessari.

Emidio Lattanzi