GIULIANO CENTINARO
Cronaca

Ecco il ’Nucleo ecologico poggese’. Se i cittadini di Poggio di Bretta diventano operatori ecologici:: "Così puliamo le nostre strade"

Il gruppo nato l’anno scorso: "Provavamo disagio nel vedere l’aumento giornalierio di immondizia lungo il bordo della strada provinciale ’Ripaberardese’. Così ci siamo rimboccati le maniche" .

L’immondizia abbondonata viene catalogata come ’oggetti smarriti’: insomma, l’umorismo non manca

L’immondizia abbondonata viene catalogata come ’oggetti smarriti’: insomma, l’umorismo non manca

Massimo Tomassetti è uno dei membri del gruppo di operatori ecologici volontari, residenti nella frazione Poggio di Bretta. Lo abbiamo intervistato, per saperne di più sul ’Nucleo Ecologico Poggese’.

Quando e come è nato il ’Nucleo Ecologico Poggese’?

"È nato nel 2023 su iniziativa spontanea di quattro residenti della frazione di Poggio di Bretta, accomunati da uno spiccato senso civico e dal disagio provato nel constatare l’aumento giornaliero di rifiuti abbandonati lungo il bordo della strada provinciale ’Ripaberardese’, che collega la frazione di Poggio di Bretta alla Salaria. In maniera goliardica, abbiamo attrezzato un carrello di fortuna per il trasporto degli attrezzi da lavoro con un cartello ’raccolta oggetti smarriti’ e, partendo dal bivio con la Salaria, siamo risaliti fino al paese, cercando di raccogliere quanti più rifiuti possibili. Il risultato di tanta fatica, anche se è durato poco, ci ha gratificato così tanto che ci siamo riproposti di ripetere l’iniziativa".

Da quanti membri è composto attualmente il vostro gruppo e come si può entrare a farne parte?

"Attualmente, il gruppo è costituito da 12 residenti della frazione di Poggio di Bretta e per farne parte basta condividere il desiderio di partecipare alle nostre iniziative, rivolgendosi ad uno dei membri del gruppo. Infatti, tutto è nato con il passaparola. Quanti ci hanno visto lavorare lungo la strada ci hanno poi contattato, offrendoci la loro disponibilità. Quest’anno abbiamo condiviso le nostre iniziative, utilizzando anche i canali social del Circolo Poggese e del gruppo Facebook ’Sei di Poggio di Bretta se…’".

Quanto tempo richiede lo svolgimento della vostra attività?

"Circa 4 ore di una mattinata, che in genere coincide con quella del sabato, quando è più facile ritrovarsi liberi da impegni di lavoro. Quest’anno siamo stati più lenti, perché non ci siamo limitati alla raccolta dei rifiuti, ma abbiamo anche liberato dalla vegetazione le canalette di scolo a bordo strada".

Con quale periodicità vi riunite, per svolgere la pulizia delle strade?

"Per la pulizia della strada ci ritroviamo una volta l’anno per due mattinate necessarie, per completare l’intero tragitto".

In quali zone della frazione Poggio di Bretta avete, finora, effettuato la pulizia?

"La nostra attenzione è rivolta in modo particolare a tutto il tratto di strada che da Poggio di Bretta conduce al bivio con la Salaria. Particolarmente impegnativo è il recupero di rifiuti che si concentrano nelle aree di sosta (bivio e piazzola), dove la vegetazione nasconde vere e proprie discariche abusive. Non è mancato, però, l’impegno di una parte del nostro gruppo anche per il recupero di una vecchia strada sterrata, che collegava anticamente la frazione di Poggio di Bretta a Brecciarolo".

Quale riscontro ha ricevuto la vostra iniziativa, da parte della popolazione e delle istituzioni?

"Quella del riscontro popolare è la parte più gratificante, perché non è mai mancato l’apprezzamento per quanto stavamo facendo, da parte di coloro che si sono trovati a percorrere il tratto di strada interessato. Chi con un semplice gesto o una voce di incitamento, ma anche chi ha pensato al nostro ’sostentamento’ lasciando acqua, caffè, pasticcini e pizza per le nostre pause. C’è chi addirittura ha insistito per lasciarci dei soldi per la colazione, non avendo altro modo per ringraziarci per quanto stavamo facendo. Ci sono state anche persone che hanno fatto fatica a comprendere i motivi del nostro agire, indignati, loro sì, per l’assenza di manutenzione da parte di quanti avrebbero il compito di provvedervi. Da parte nostra, ciò che invece veramente ci indigna è il disprezzo che alcuni cittadini hanno per l’ambiente e la cosa comune. Che colpa possono avere le istituzioni, se decido liberamente di preparare la busta dell’immondizia e, invece di attendere il suo ritiro a domicilio, preferisco caricarla in auto e abbandonarla, nelle migliori delle ipotesi, lungo il ciglio della strada o lanciarla nel fitto della vegetazione dove nessuno la può vedere?".

Pensate che il vostro compito, svolto in qualità di volontari, sarà da esempio anche per altri residenti in Comuni e frazioni della Provincia di Ascoli?

"La nostra iniziativa non è finalizzata alla sola raccolta dei rifiuti, ma anche a sensibilizzare tutti coloro che, passando in auto, ci vedono lavorare lungo il bordo della strada. Speriamo possa servire da stimolo per un maggiore impegno".