Un’idea che sorprende, una intuizione tipica di una persona visionaria: sono alcuni dei giudizi e dei complimenti rivolti all’eclettico Savino Marè dopo la pubblicazione del suo libro-diario dal titolo ’Come Musica’. Un’opera creativa e per certi versi geniale, perché il 56enne fermano (già attore e pure appassionato di fotografia, tanto da vincere il premio per la foto più votata alla Bit di Milano 2013 grazie ad uno scatto dell’alba sangiorgese) nel suo secondo lavoro da scrittore in realtà si prende poche pagine (tradotte anche nella versione in inglese, basta rovesciare il volume) su come i mesi di Covid-19 ci abbiano cambiato o condizionato. Poi la palla, anzi la penna, passa proprio al lettore.
"Sì – spiega Marè – è il lettore che diventa artefice nelle successive pagine bianche. In pratica il libro-diario non ha una numerazione nelle pagine né un indice, si è partecipe del viaggio e complice dell’autore. Tutti abbiamo avuto nella vita il sogno di diventare scrittori e questa è l’occasione giusta. Ora permetto ai lettori di scrivere, riportare e ricordare le emozioni di questo periodo storico unico". Un’idea innovativa. Ci spiega il nome del libro? "Mi sono trovato a riflettere su come è composta un’orchestra musicale. Ogni strumento è una voce, esattamente come noi esseri umani. Nel nostro singolo siamo qualcosa di unico e straordinario, ma nel momento che tutte le voci vengono riunite ecco realizzarsi il miracolo della musica. Simbolo di unione nella quale noi tutti possiamo identificarci. In questo 2020, anche se lontani, abbiamo ’suonato’ il nostro ruolo nell’orchestra, creando una bellissima musica che ci ha aiutati. ’Come Musica’ è riferito a noi esseri umani e all’armonia che possiamo raggiungere solo ascoltandoci e collaborando tutti insieme mantenendo il tempo dettato dalla natura". A rendere ancor più importante l’acquisto di una copia, il fatto che il ricavato - tolte le spese di stampa- verrà donato all’Ospedale Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo.
Andrea Scoppa