EMIDIO LATTANZI
Cronaca

Duro scontro tra cliniche e Ast: "Ma il budget non è stato ridotto"

Lettera di Antonio Romani e Simone Ferraioli, la replica dell’azienda sanitaria: "Commitenza più mirata"

Lettera di Antonio Romani e Simone Ferraioli, la replica dell’azienda sanitaria: "Commitenza più mirata"

Lettera di Antonio Romani e Simone Ferraioli, la replica dell’azienda sanitaria: "Commitenza più mirata"

Nessuna riduzione dei budget, ma un cambio di direzione per rendere l’offerta sanitaria più aderente alle richieste della popolazione. È questa la posizione dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ascoli in merito alla nuova committenza 2025 inviata alle strutture private convenzionate Villa San Marco, Stella Maris e Villa Anna. "Soltanto una committenza più mirata volta a soddisfare le esigenze dei cittadini. Questo è stato chiesto alle cliniche private già con i primi incontri avvenuti ad agosto 2024" spiega la direzione dell’Ast. L’indicazione data alle case di cura è stata quella "di orientare la loro produzione verso quelle branche dove ci sono maggiori richieste di prestazioni da parte dei cittadini". Secondo l’Ast, infatti, le liste d’attesa rappresentano una criticità prioritaria, e "tutti devono collaborare per dare risposte sempre più concrete alla cittadinanza".

"Il privato convenzionato è un partner della sanità pubblica e in tal senso deve collaborare con la stessa per la soddisfazione dei bisogni di salute", aggiunge ancora la direzione, che si dice pronta "già da domani a confrontarsi nuovamente con le case di cura per trovare un punto di incontro tra le necessità delle aziende e le necessità di prestazioni sanitarie della cittadinanza". Ma la posizione delle cliniche è diametralmente opposta. In una lettera congiunta firmata da Antonio Romani e Simone Ferraioli, presidenti e amministratori delegati delle tre strutture, viene comunicato di aver ricevuto in data 24 marzo il contratto di committenza per l’anno 2025, con richiesta di sottoscrizione entro sette giorni. I firmatari sottolineano che "le quantità delle prestazioni ambulatoriali indicate sono in gran parte differenti da quelle precedentemente concordate con la Direzione Generale della AST nel mese di dicembre scorso". Inoltre, secondo quanto riportato, "la committenza dell’attività di degenza è in palese contrasto con quanto indicato nella delibera 1043/22 tutt’ora vigente e con quanto concordato con la Direzione Generale della AST 5 sempre nel mese di dicembre scorso". Le strutture affermano che ricevere una committenza così avanzata nell’anno "significa mettere in evidente difficoltà le strutture, i professionisti e soprattutto i pazienti ormai prenotati". La situazione più critica sarebbe quella di Villa Anna, dove – in base alla nuova committenza – dovrebbero chiudere i reparti di "otorinolaringoiatria, ginecologia, riabilitazione, lungodegenza e conseguente dimissione forzosa di tutti i pazienti presenti".

Emidio Lattanzi