GIUSEPPE ERCOLI
Cronaca

Traffico di eroina, sgominata banda. Ma uno scappa approfittando della nuova norma

San Bendetto (Ascoli): tre arrestati ma il principale indagato, un 37enne tunisino, è fuggito nel proprio Paese. Il nuovo regolamento obbliga il giudice a informare gli indagati e concede un termine per visionare gli atti. Ecco cosa è successo

Tre arrestati per traffico di eroina, ma il quarto è scappato in Tunisia sfruttando la nuova normativa

Tre arrestati per traffico di eroina, ma il quarto è scappato in Tunisia sfruttando la nuova normativa

San Benedetto del Tronto (Ascoli), 18 dicembre 2024 – Sgominata banda attiva nell’ascolano nel traffico di eroina, ma il quarto uomo è fuggito nel suo paese sfruttando la nuova normativa sul codice della strada in materia di droga. Il 16 dicembre, il Commissariato di San Benedetto del Tronto, insieme alla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, ha eseguito misure cautelari nei confronti di sei persone coinvolte in un traffico di eroina, a conclusione di un'indagine coordinata dalla Procura di Ascoli. Tre indagati sono stati destinatari di custodia cautelare in carcere, due sono stati sottoposti ad arresti domiciliari e obbligo di firma, mentre un settimo soggetto è risultato irreperibile.

La nuova normativa introdotta dalla legge 114/2024 ha obbligato il giudice a informare gli indagati della richiesta di misure cautelari e a concedere un termine per visionare gli atti e presentare eventuali elementi difensivi.

Il principale indagato, un tunisino 37enne accusato di gestire il traffico di eroina con canali di approvvigionamento a Roma e Castel Volturno, ha ricevuto la notifica il 25 novembre, ma non si è presentato all'interrogatorio fissato per l’11 dicembre, fuggendo nel proprio Paese. La misura cautelare a suo carico è rimasta ineseguita, così come quella di obbligo di firma per una connazionale tunisina, anch'essa irreperibile.

La custodia in carcere è stata invece eseguita per altri due indagati, un italiano già detenuto e un tunisino in un centro di rimpatrio. Sono state applicate anche le misure degli arresti domiciliari e dell’obbligo di firma per due cittadini italiani. L’indagine ha rivelato che il principale indagato organizzava il trasporto di eroina con auto a noleggio e la distribuzione a rivenditori al dettaglio, coinvolgendo anche persone incensurate. La droga veniva confezionata in panetti da 25 o 50 grammi per la successiva vendita, gestita con rigida supervisione.