REDAZIONE ASCOLI

Disabilità, il Comune vuole i fondi regionali

L’obiettivo è realizzare una residenza per soggetti gravissimi dopo l’incessante richiesta delle famiglie che vivono in riviera

Le famiglie hanno richiesto un incontro con il presidente Francesco Acquaroli

Le famiglie hanno richiesto un incontro con il presidente Francesco Acquaroli

Disabilità gravissima e strutture ospitanti, la riviera batte i pugni. Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro tra i referenti della regione Marche e quelli degli Ambiti territoriali sociali (Ats), a margine del quale è stata discussa la questione sambenedettese. Intanto alcune famiglie avrebbero chiesto un incontro con il presidente Francesco Acquaroli per far comprendere le necessità delle Marche Sud. Il punto è ostico: se San Benedetto dovesse avere una residenza RD3, il contributo annuale di Palazzo Raffaello si aggirerebbe attorno al milione di euro. La riunione al PalaRossini di Ancona, ieri, è servita soprattutto per discutere la rimodulazione degli Ats, in vista di possibili accorpamenti, anche nella provincia di Ascoli Piceno. L’Ambito 21, in tal senso, non dovrebbe rientrare nell’ipotetica iniziativa, dato che il suo bacino concentra oltre 100mila abitanti. Ma il punto tanto atteso dalla costa picena è quello della RD3, dato che già una ventina di famiglie hanno chiesto, a più riprese, di prevederne una in riviera. Si preme, a tal proposito, per trasformare 10 posti letto del Centro ‘Biancazzurro’ in posti per la disabilità gravissima e di arrivare ad un’ulteriore conversione entro il 31 dicembre, dato che la richiesta rimane alta. Per la fine dell’anno, peraltro, il fabbisogno specifico dovrebbe essere messo nero su bianco e a quel punto sarebbero i numeri a parlare.

Il nodo resta quello del cospicuo finanziamento necessario a concretizzare l’iniziativa: risorse che dovrebbero arrivare dalla regione, e che l’amministrazione sambenedettese chiede con forza.

Sul tema il comune ha già portato avanti un’altra iniziativa importante: la riqualificazione dell’immobile di via Saffi in cui verrà realizzato il progetto ‘Dopo di noi’. La struttura verrà rimessa a nuovo con un intervento del valore di 1,1 milioni: al primo piano ospiterà alloggi dedicati al co-housing per persone con disabilità, equamente divisi fra disabilità psichica e motoria. La domanda delle famiglie, però, si concentra sulla disabilità gravissima. Il tema sanitario è da anni al centro del dibattito politico e cittadino: poche settimane fa è stato approvato in consiglio il progetto per la casa e l’ospedale di comunità che sorgerà, in un unico volume, sul terreno di Ragnola prospiciente all’Istituto ‘Capriotti’. Terreno che è andato all’Ast tramite permuta, anche se la minoranza ha più volte detto che l’Ats 21, per il suo bacino, avrebbe avuto bisogno di un’ulteriore struttura per la medicina territoriale.

Giuseppe Di Marco