REDAZIONE ASCOLI

Disabilità gravissima, servono altri 10 posti

Il Comune bussa alla regione per attivarli: sono necessari circa 500mila euro. A breve un nuovo incontro con la direzione Ast

L’assessore Andrea Sanguigni

L’assessore Andrea Sanguigni

San Benedetto bussa alla regione Marche: in riviera verranno attivati altri 10 posti di residenza per la disabilità gravissima (RD3)? Il comune è ancora in attesa di conoscere l’esito della valutazione che Palazzo Raffaello dovrà mettere nero su bianco attraverso il documento di fabbisogno regionale: sarà questo atto a sancire se sarà necessario sottoscrivere una convenzione per far partire una decina di posti in più rispetto ai 10 già accreditati e convenzionati al Centro ‘Biancazzurro’. Per questi infatti è già stata avviata la pratica autorizzativa, mentre il civico 124 di Viale De Gasperi si è accorto di non poter perorare questa causa da solo. Il coordinamento dei tavoli di concertazione è ora in capo alla conferenza dei sindaci e a breve dovrebbe tenersi un nuovo incontro con la direzione Ast per approfondire la questione dei 10 nuovi posti letto. Sarà da capire, soprattutto, se dalla regione arriveranno i fondi (attorno ai 500mila euro) per attivarli oppure no. Tutto è partito lo scorso giugno, quando una delegazione di famiglie organizzò un incontro per esortare le istituzioni ad accreditare, autorizzare e convenzionare posti letto RD3, da tempo richiesti per i propri figli.

Protesta che venne fatta propria da Aurora Bottiglieri: la dottoressa, nel corso dei mesi successivi, ha più volte interrogato il sindaco Spazzafumo e l’assessore al sociale Sanguigni perché rendessero conto di quanto si stava decidendo sulla residenza. Sono passati quasi sei mesi, e da allora le rimostranze dei genitori non si sono affatto affievolite, tanto che alcuni di loro hanno anche chiesto di essere ricevuti in regione per discuterne con il presidente Acquaroli. "Quello che possiamo fare è continuare a stare sul pezzo – spiega Sanguigni – forme di protesta troppo radicali possono rallentare, anziché velocizzare, il processo di istituzione dei posti. Tuttavia la problematica non può essere ignorata, oltretutto perché investe un territorio più ampio di quello comunale. È in tal senso che abbiamo deciso di rivolgerci alla conferenza dei sindaci. Con l’attento lavoro del presidente Matricardi, stiamo tentando di sensibilizzare la regione affinché si renda conto che in questa parte delle Marche l’esigenza di posti RD3 è reale". D’altronde la necessità di avere presidi socio-sanitari sul territorio si fa sempre più tangibile, vedasi l’iniziativa di realizzazione della casa e dell’ospedale di comunità, che sorgeranno entrambi a Ragnola, nelle vicinanze del futuro ospedale.

Giuseppe Di Marco