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Direttore Amat condannato. Celani: "Finalmente giustizia. Io isolata in tutti questi anni"

La produttrice di Synergie Arte Teatro parte offesa nel processo a Gilberto Santini: "C’è stata tanta indifferenza, molti mi hanno allontanata rafforzando la mia determinazione".

Direttore Amat condannato. Celani: "Finalmente giustizia. Io isolata in tutti questi anni"

"Sono profondamente soddisfatta della sentenza di condanna nei confronti di Gilberto Santini". Sono le parole di Danila Celani, produttrice della Synergie Arte Teatro e parte offesa nel procedimento penale contro il direttore dell’Amat. Il 5 dicembre il giudice del tribunale di Ascoli Barbara Bondi Ciutti lo ha riconosciuto colpevole di tentata violenza privata condannandolo a un mese e 10 giorni di reclusione e anche al risarcimento danni e al pagamento delle spese legali in favore della parte civile.

"In qualità di parte offesa – dice Danila Celani –, ho affrontato quattro anni di processo, una prova significativa, specialmente dal punto di vista psicologico. La mia decisione di non tacere più, risalente all’estate del 2019, è stata un atto di coraggio contro la violenza verbale subita personalmente. In un contesto storico in cui la responsabilità individuale viene spesso diluita, è essenziale ascoltare le donne e reagire ai segnali di violenza. La registrazione delle telefonate minacciose e la querela presso la Procura di Ascoli Piceno sono stati passi fondamentali. Nonostante le difficoltà e l’isolamento che ho vissuto lungo il percorso, credo fermamente nella giustizia. Desidero ringraziare il mio Avvocato Giulio Natali e coloro che hanno creduto alla mia versione dei fatti e mi hanno sostenuta. Le persone ed i politici che, credendo alla versione di Santini, mi hanno allontanata, hanno rafforzato la mia determinazione. E’ un triste fatto che la violenza si manifesti non solo nei momenti in cui viene perpetrata, ma anche quando l’indifferenza e l’isolamento diventano reazioni prevalenti. Nonostante ciò invito tutte le donne a non avere paura di denunciare e a lottare contro la diffusione di responsabilità. Questo verdetto rappresenta un passo avanti verso la giustizia e la tutela delle vittime di violenza verbale sul lavoro. Sono determinata, con la mia testimonianza, a non permettere che la paura e l’indifferenza prevalgano".

La vicenda nasce dalla denuncia presentata nell’estate 2019 da Synergie Teatrali fondata dall’attore Stefano Artissunch. Secondo l’impianto accusatorio, in qualità di direttore dell’Amat Santini avrebbe minacciato Danila Celani di cancellare tutti i contratti sottoscritti con l’Amat se Synergie Teatrali non avesse rinunciato alla stagione del teatro Rossini di Civitanova, pur non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà.