Detenuti per il post sisma. Il sindaco di Arquata:: "Tutti dovrebbero avere una seconda occasione"

Dopo la firma del protocollo la reazione di Franchi: "Chiunque possa venire a darci una mano è benvenuto. Mi sembra un’idea vincente".

Detenuti per il post sisma. Il sindaco di Arquata:: "Tutti dovrebbero avere una seconda occasione"

Dopo la firma del protocollo la reazione di Franchi: "Chiunque possa venire a darci una mano è benvenuto. Mi sembra un’idea vincente".

Nel Piceno è sicuramente Arquata il borgo con il maggior numero di cantieri relativi alla ricostruzione post sisma. Qui, infatti, ci sono state anche 52 vittime in quella terribile e maledetta notte del 24 agosto 2016. Pertanto, nel territorio arquatano sono stati allestiti cantieri su cantieri ed è logico pensare che, considerata anche la vicinanza con il carcere del Marino del Tronto, dei detenuti possano essere impiegati anche nel comune piceno.

Sindaco Michele Franchi, cosa ne pensa di questa novità?

"Tutti meritano una seconda possibilità e impiegare i detenuti nei lavori della ricostruzione mi sembra un’ottima iniziativa per favorire un loro reintegro all’interno della comunità. Mi auguro, però, che questo progetto venga veicolato bene, perché sul territorio abbiamo tante ditte e cantieri lunghi, quindi occorre salvaguardare la legalità. Un’opportunità, però, è giusto darla a tutti e mi auguro che l’idea possa rivelarsi vincente. C’è bisogno di manodopera perché, ripeto, parliamo di lavori che richiedono parecchi anni. Quindi, chiunque possa dare una mano ben venga".

Come procede la ricostruzione, a più di otto anni dal terremoto?

"C’è stata una netta accelerazione dei vari interventi, tTante famiglie sono già rientrate nelle rispettive abitazioni e altre lo faranno nel corso dei prossimi mesi o comunque entro la fine dell’anno. Cominciamo, dopo anni complicati, a intravedere la luce".

Di recente è stata stabilizzata anche parte del personale in Comune, che segnale rappresenta questo?

"E’ un grande traguardo sia per i diretti interessati, che escono dalla condizione di precariato, sia per il Comune, che in questo modo consolida e dà continuità ai propri uffici. Siamo certi che sia questa la strada giusta da percorrere ai fini di una maggiore efficienza ed efficacia dell’azione tecnico-amministrativa dell’ente. Il grazie più sincero va a tutti coloro che si sono adoperati per il raggiungimento di questo importante traguardo. Un pensiero anche al compianto sindaco Aleandro Petrucci, che per primo iniziò questa ‘battaglia’ a favore del personale del Comune".

Matteo Porfiri