Sono stati consegnati al laboratorio di Tossicologia Forense di Macerata i campioni biologici (capelli) prelevati su Claudio Funari, il 42enne rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto per l’aggressione violenta avvenuta a Comunanza il 23 dicembre scorso, nella quale è morto Renzo Paradisi (alcuni giorni dopo il fatto) ed è rimasta gravemente ferita la moglie Maria Antonietta Giacomozzi. L’inizio degli esami è previso per questa mattina nel laboratorio FOR. Med-Lab spin-off dell’Università di Macerata. L’accertamento peritale è stato disposto dalla Procura di Ascoli ed è volto a rilevare il dna delle tracce ematiche presenti sul lugo della furibonda aggressione e repertate durante il sopralluogo del 29 gennaio scorso, comparandolo con quello di Funari, di Paradisi e della signora Giacomozzi. L’accertamento si aggiunge a un altro recentemente disposto dalla magistratura ascolana. Riguarda il telefono di Funari e due telefoni di una delle figlie della coppia di anziani, Alessia, con la quale l’uomo afferma di aver avuto una relazione che era ostacolata dai genitori di lei: motivo per cui prima di Natale sarebbe nata la discussione, sfociata nella furibonda aggressione. L’uomo è sempre detenuto in carcere, accusato di omicidio premeditato, tentato omicidio premeditato con l’aggravante dei futili motivi, della minorata difesa delle vittime; la magistratura gli contesta anche tentato incendio, violenza privata e danneggiamento.
p. erc.