Torna la protesta davanti agli ospedali di tutta la regione da parte della Cgil. Ieri per quanto riguarda il Piceno, i picchetti sono stati organizzati davanti al Mazzoni di Ascoli e poi davanti alMadonna del Soccorso di San Benedetto. Le richieste sono sempre le stesse: più fondi e più personale per risollevarsi da una situazione di carenze gravissime. Tanto più che ieri è stato il debutto delle tre giornate del vertice interministeriale del G7 Salute che si svolge proprio nelle Marche, ad Ancona. Anche nel capoluogo si sono registrate diverse manifestazioni di dissenso e di protesta.
"Siamo qui per lamentare la drammatica situazione della salute, soprattutto nel nostro territorio – ha detto Viola Rossi, segretaria generale Funzione pubblica Cgil di Ascoli –. Sappiamo ormai da tempo come categoria che i servizi sono totalmente compromessi; in primis per quelle che sono state le scelte organizzative rispetto al personale, a fronte di finanziamenti per il sistema sanitario regionale assolutamente deprimenti. Abbiamo il personale sanitario che è meno retribuito di tutta la regione e questo – ha proseguito – è sintomatico anche rispetto all’investimento che si fa sul territorio per i servizi".
Maria Calvaresi, della segreteria Confederale con delega alla sanità, ha aggiunto che "i cittadini delle Marche non riescono più a curarsi; vogliamo far capire alla Regione Marche che deve occuparsi di più della salute dei suoi cittadini. Purtroppo le lacune sono tante e vanno dalle liste d’attesa che sono infinite, alle prestazioni che non si riesce a dare, fino ai servizi carenti nelle zone terremotate e ai medici condotti che sono in numero non sufficiente". Neanche la pandemia è riuscita a far riflettere sull’importanza della sanità pubblica per tutti: "Speravamo in una ripresa dopo il Covid ma – ha concluso Calvaresi – la Regione non l’ha supportata".
P. Erc.