Danni del terremoto al cimitero: ora in partenza i lavori di restyling

L’intervento è stato affidato alla ditta Mgg di Ripatransone: il progetto prevede un costo totale di 900mila euro.

Danni del terremoto al cimitero: ora in partenza i lavori di restyling

L’intervento è stato affidato alla ditta Mgg di Ripatransone: il progetto prevede un costo totale di 900mila euro.

Sarà la ditta Mgg costruzioni srl unipersonale di Ripatransone ad eseguire i lavori di riparazione danni e miglioramento sismico del cimitero monumentale di Cupra Marittima, finanziati con un’ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione sisma del 2016. Il progetto esecutivo è stato redatto dall’ingegner Mario D’Emidio per quanto riguarda l’aspetto strutturale e dall’architetto Luca Vagnoni per quello architettonico. I lavori riguarderanno il portico lato nord e l’emiciclo ipogeo della porzione del cimitero monumentale prevedendo il ripristino funzionale delle porzioni interessate dai danni del sisma. Il responsabile unico del progetto e l’architetto Barbara Pasqualini.

Le attività previste hanno un costo di 900mila euro interamente a carico del Ministero. Alla gara d’appalto hanno partecipato 22 ditte e la Mgg costruzioni srl di Ripatransone si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 18,762%. Il luogo di riposo in zona Sant’Andrea ha una parte storica che risale al 1700. Nel corso dei secoli ha poi avuto sviluppi continui. Il porticato in muratura, che si sviluppa su tre lati, può essere datato tra fine Ottocento e primi del Novecento. Nello specifico, le lavorazioni sul portico riguarderanno il manto di copertura, il restauro delle cornici in mattoni, il soffitto, gli intonaci, le pavimentazioni, murature e colonne. Va ricordato che nel civico cimitero di Cupra Marittima sono stati investiti 170mila euro per l’ampliamento della parte nuova e la ristrutturazione della colombaia nella zona centrale, unitamente ai marciapiedi che erano divenuti pericolosi a percorrerli. Un lavoro importante che permetterà ai parenti dei defunti di andare a trovare i loro cari in sicurezza dopo oltre otto anni in cui la situazione è stata sempre piuttosto critica.

Marcello Iezzi