Da qualche anno il Dipartimento della pubblica sicurezza nell’ottica di uno svecchiamento delle Questure ha deciso di inviare il 30% dei neo agenti in tutte quelle province dove l’età media è molto elevata. Tra queste rientra anche quella di Ascoli. "Tanti altri colleghi invece con diversi anni di servizio, vista l’impossibilità di raggiungere sedi proibitive come quelle della Puglia, del Molise o della Basilicata, optano per questa provincia quale punto di approdo ove stabilirsi definitivamente. Entrambe questa circostanze – spiega il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia Massimiliano D’Eramo – hanno comportato l’emergere di una nuova problematica sino ad oggi sconosciuta a questa sede: la necessità di provvedere al reperimento di alloggi di servizio da destinare al personale della Polizia di Stato". Nello specifico, infatti, per quanto attiene i neo-assegnati, questi potranno godere della possibilità di usufruire di un alloggio a spese del Dipartimento della P.s. unicamente fino al prossimo 5 ottobre, ossia sino al termine del periodo di prova propedeutico al servizio effettivo; coloro che scelgono di trasferirsi volontariamente presso questa provincia devono invece reperire autonomamente sistemazione alloggiativa per loro e la loro famiglia. "Per questo motivo ci siamo rivolti ai sindaci di Ascoli e San Benedetto affinché riservino nell’ambito dei bandi di concorso per la assegnazione di alloggi pubblici una aliquota di questi da destinare agli appartenenti alle Forze dell’Ordine" aggiunge D’Eramo. L’obiettivo del Sap è quello di incentivare la permanenza dei dipendenti di nuova nomina trasferiti alla provincia di Ascoli; così, invece che andarsene dopo soli 2 anni, possono integrarsi sul territorio e scegliere di rimanere presso le sedi di servizio nel Piceno consentendo così lo svecchiamento degli Uffici.
p. erc.