Alla presentazione dello studio sulla ricostruzione di Arquata erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della Regione Acquaroli, il commissario alla ricostruzione Castelli e il sindaco Franchi. "E’ un traguardo importante. La ricostruzione di Arquata – ha detto Acquaroli – deve essere sicura e garantire standard unici che possano restituire luoghi vivibili, confortevoli e in grado di tornare a dare speranza a gente che ha tanto sofferto, prima per il sisma e poi per una ricostruzione che ha stentato a partire. Oggi si vedono cantieri, una ricostruzione tangibile, alla quale stiamo lavorando tantissimo affinché si superino le procedure di natura burocratica per dare spazio ai cantieri e al ripopolamento a queste straordinarie aree". Si è parlato anche di servizi. "Stiamo lavorando al potenziamento della viabilità sulla Pedemontana e la Salaria, ma anche alla riqualificazione economica e sociale, altrettanto importante. Fra qualche settimana ci sarà il varo del nuovo piano socio sanitario di tutte le aziende che saranno operative al fine di dare a questo territorio un’opportunità maggiore". "Abbiamo voluto puntare su progetti di altissima qualità che non si limitino a salvare solo le vite, ma anche le case" ha aggiunto il commissario Castelli. "Arquata Borgo sarà uno dei luoghi più sicuri al mondo perché concepita con un meccanismo per cui l’intero sistema abitativo verrà reso sicuro grazie a quanto studiato da Eurocentre. Lavoreremo anche ai servizi necessari per far tornare le persone qui, in sicurezza".
Importante è rilanciare anche il turismo. "Ci stiamo lavorando attraverso Next Appennino, il piano che ci ha permesso di utilizzare le risorse del fondo complementare sisma per sviluppare l’industria creativa, l’accoglienza. Qui nei Sibillini c’è stato un grande riscontro – ha detto Castelli – Ricordo anche tutto il sistema del comprensorio dei Sibillini che nove comuni hanno voluto definire attraverso un accordo di cooperazione che rappresenta un precedente molto importante. Arquata è leader di questo sistema che deve portare accoglienza a viandanti e turisti". Guarda avanti con fiducia il sindaco di Arquata Franchi. "Per noi è fondamentale ripartire con strutture che impediscano nuovi danni. Sarà un Arquata il più possibile simile a quella che era; saranno migliorate le criticità che c’erano anche prima del sisma. Sicuramente Arquata sarà il fiore all’occhiello della ricostruzione del centro Italia. Tempistica? Mi auguro che per fine anno si diano gli incarichi di progettazione definitiva".
Peppe Ercoli