Lavori pubblici e programmazione urbanistica, risolta la crisi di maggioranza, la coalizione di governo torna a ragionare sulle priorità da portare avanti, stavolta con i numeri che consentono di pilotare la barca. Priorità che ora devono tenere conto del rientro di Umberto Pasquali e Martina De Renzis: i due consiglieri dissidenti, infatti, erano usciti proprio per la necessità di rifare il punto della situazione sulle opere pianificate o messe in cantiere che, con l’addio di Bruno Gabrielli, rischiavano di passare in secondo piano. Una di queste è senza dubbio la riqualificazione dell’alveo dell’Albula.
L’indirizzo del vertice comunale, ora, è di licenziare il progetto esecutivo dell’intervento entro la fine dell’anno, in modo da aprire il cantiere prima che il mandato amministrativo giunga al termine. Va ricordato che a giugno venne presentato il documento di indirizzo per la progettazione: questo riguarda il tratto terminale dell’Albula, ovvero circa 500 metri che verrebbero resi fruibili sia a piedi che in bicicletta, abbellendoli con uno spazio all’aperto dedicato ai murales. Nello specifico si vorrebbero creare tre accessi all’alveo dal piano stradale eliminando le scalinate e costruendo una pista ciclopedonale che si svilupperebbe dal ponte di viale De Gasperi verso est con appositi attraversamenti del letto. Il rivestimento del fosso otterrebbe dei grigliati erbosi e la rinaturalizzazione dell’habitat ambientale e faunistico del torrente. "Questo è un intervento di primaria importanza per la città – tiene a sottolineare lo stesso Pasquali – quindi andrà fatto quanto prima. Una volta conclusa la fase di progettazione, bisognerà trovare i fondi e a quel punto bandiremo l’opera". In tutto, si è stimato che ci vorrebbero 2,4 milioni. Somma pressoché uguale a quella che il comune intende incamerare dall’Istituto per il Credito Sportivo, attraverso l’accensione di un mutuo la cui richiesta è stata inoltrata pochi giorni fa. L’obiettivo, com’è noto, è di rifare la vasca esterna della piscina comunale ‘Gregori’. Una volta ottenuti i fondi si stipulerà la convenzione con la piattaforma ministeriale che ha licenziato il bando ‘Sport e periferie’ (da cui il comune attingerà altri 700mila euro) a quel punto l’ente dovrà redigere il progetto esecutivo entro 150 giorni e poi potrebbe procedere con l’intervento. L’idea è di emanare il bando dei lavori entro l’anno prossimo. Nell’impianto natatorio ancora devono partire i lavori per la ‘terra di mezzo’.
Giuseppe Di Marco