Territorio, giovani, sviluppo. E ancora: lavoro, famiglie, piccole e medie imprese. Sono le parole più ricorrenti nel dialogo con Sandro Donati, da sei mesi presidente della Banca del Piceno. "Viviamo una stagione non facile, sotto tanti punti di vista – sottolinea Donati –. Le banche, specie gli istituti di credito cooperativo, proprio per la loro capacità di dialogare misurano il polso della situazione in tempo reale nei rispettivi ambiti e aree di intervento. Come invertire il trend? Servono azioni concrete, serve ricreare fiducia. Basilare investire nella ricerca, così come non si può prescindere dal creare le condizioni affinché le nuove generazioni abbiamo la possibilità di credere nei propri talenti". Territorio, giovani, futuro, sviluppo. L’evento odierno della Banca del Piceno, che avrà luogo alle 9.30 nella Sala Verde del PalaRiviera a San Benedetto, viaggerà proprio su queste direttive. "Abbiamo voluto unire la presentazione dell’indagine socio-economica dedicata al Piceno alla consegna dei Premi di Studio 2024 proprio per dare un segnale forte ai giovani: incentivare il dialogo con le nuove generazioni è uno dei punti centrali del programma del Consiglio di amministrazione che mi onoro di presiedere".
Donati oggi può parlare di territorio, imprese, giovani dall’alto della sua esperienza ultratrentennale. "Il convegno odierno avrà un focus dedicato all’intelligenza artificiale e alla necessità di nuove competenze. Ne discuteranno illustri e preparati relatori. C’è bisogno di confrontarsi con i giovani su argomenti che stanno invadendo le nostre vite e il mondo del lavoro come è il caso dell’intelligenza artificiale. Non possiamo farci trovare impreparati. Capire, infatti, aiuta ad agire più velocemente e al passo con i tempi. Le nuove generazioni hanno una marcia in più, ma hanno bisogno di sostegni per competere con il mercato globale e sviluppare i propri progetti. L’intelligenza artificiale offre tantissime opportunità, ma anche perplessità. Comunque va affrontata al meglio sia per sfruttarne le potenzialità, sia per aiutare le persone, di ogni fascia di età, ad orientarsi per non rischiare l’esclusione sociale".
Appena insediatosi, come prima azione Donati ha sviluppato il dialogo e la collaborazione proprio con il mondo delle Università, incontrando i rettori, discutendo di progettualità, valutando le azioni da mettere in campo. "Investire sul territorio e per il bene del territorio significa anche investire sulla ricerca. Una banca locale come la nostra non potrebbe prescindere da questo. Ricerca, ricerca e ancora ricerca. Solo analizzando le dinamiche di sviluppo e i problemi di un territorio ti permette di adottare le giuste azioni. Sono molto soddisfatto dei rapporti che abbiamo consolidato con l’Università Politecnica delle Marche. La Banca del Piceno è in prima linea quando si parla di formazione, sviluppo, ricerca e cooperazione". La giornata odierna è da sempre molto sentita in seno alla Banca del Piceno: la consegna dei Premi di Studio non è solo una passerella. "Oggi andiamo a dare un riconoscimento, anche economico, alle eccellenze del nostro territorio. Ragazze e ragazzi che hanno portato a termine il proprio ciclo di studi, nelle diverse fasce di età scolastiche, e lo hanno fatto con il massimo del profitto e della votazione. Consentitemi di dirlo: ci sentiamo orgogliosi dei risultati conseguiti dai premiati, anche in considerazione del fatto che sono figli di soci. La Banca del Piceno a braccetto delle famiglie anche in occasione di questi traguardi. Un plauso speciale sia ai ragazzi sia alle loro famiglie. Sono sicuro che in ciascuno dei premiati si nasconda un talento che, se espresso al massimo delle potenzialità, darà frutti importanti alle Marche, all’Abruzzo e non solo. Bravi ragazzi e congratulazioni anche alle famiglie".