"Così i nostri bambini possono fare sport"

Ecco il bilancio del progetto ‘Sport never stop’, iniziativa messa in campo da Conad Ets e Albero della vita: 250 piccoli coinvolti

"Così i nostri bambini possono fare sport"

"Così i nostri bambini possono fare sport"

C’è anche Ascoli tra le 8 città che hanno preso parte al progetto ‘Sport never stop’. L’iniziativa messa in campo da fondazione Conad Ets e L’Albero della vita ha visto oltre 250 bambini coinvolti e ben dieci discipline sportive messe in campo per contrastare la povertà educativa offrendo la possibilità di fare sport gratuitamente e partecipare ai laboratori educativi. I numeri raggiunti sono stati illustrati ieri mattina a palazzo dei Capitani da Maria Cristina Alfieri (presidente fondazione Conad Ets), Salvatore Angelico (presidente L’Albero della vita), Chiara Paratico (corporate e partnership L’Albero della vita). Presenti anche Lucia Grandoni (direttore sviluppo Conad Adriatico), Margherita Anselmi (presidente Laboratorio della speranza), Tina Nepi (La Miniera delle arti) e l’insegnante di danza Elenoire Di Mattia. A fare gli onori di casa non poteva che essere il nuovo vicesindaco Massimiliano Brugni che commenta: "Gli imprenditori della Conad sono da sempre al fianco dell’amministrazione comunale. Sempre i primi a rispondere presente ai tanti esempi positivi messi in campo. Portiamo avanti tante politiche di inclusione sociale. Al Conad c’è da tempo una porta aperta. Questo è un progetto estremamente importante perché è riuscito a consentire ai ragazzi della nostra città la possibilità di fare sport. A livello giovanile si sta andando incontro ad un deterioramento di certi valori. Di fronte a ciò noi ci poniamo degli interrogativi e stiamo lavorando per fornire le giuste risposte. Anche grazie a questi progetti permettiamo a questi bambini di crescere in maniera sana".

Alle sue parole fanno eco quelle del riconfermato assessore allo sport. "Credo che dopo la famiglia e la scuola sia proprio lo sport l’elemento più importante nella crescita dei giovani – aggiunge Nico Stallone –. Questa è una delle poche cose che permettono ad una persona di provare gioia, allegria, amore per la vita. Ma anche di imparare ciò che significa il rispetto delle regole e il lavorare sodo per migliorarsi giorno dopo giorno. Stiamo lavorando per far diventare lo sport una prescrizione medica che aiuti a favorire il miglioramento della salute. Il ministro Abodi nella sua visita qui in città ha affermato: ‘il ragazzo che fa sport si abitua a reagire alle difficoltà della vita’. E io aggiungo che non c’è miglior palestra se non quella rappresentata dallo sport. Auguro a tutti questi bambini di divertirsi sempre nel continuare a fare sport".

Massimiliano Mariotti