San Benedetto del Tronto (Ascoli), 2 novembre 2024 – È previsto per la prossima settimana il rientro in Italia della salma di Massimiliano Galletti, 59 anni di San Benedetto, morto nella zona dei combattimenti fra ucraini e russi non distante dalla capitale Kiev. Massimiliano operava nelle retrovie, con il suo cane molecolare, alla ricerca dei feriti e delle vittime, con l’incarico di ’Soccorritore paramedico’.
Circa un mese fa fu colpito da una granata esplosa con un ’Rpg’, un’arma leggera, portatile, semplice quando letale. Fu trasportato all’ospedale di Kiev in gravissime condizioni e in stato di coma dal quale non si è più ripreso fino al decesso avvenuto lunedì scorso 28 ottobre. La tragica notizia è stata ufficializzata alla famiglia due giorni dopo.
Galletti ha lasciato nella profonda disperazione la madre Vittoria, la moglie Donatella Scarponi, la figlia Aurora e la sorella Alessandra. Nella deflagrazione della granata è rimasto gravemente ferito un altro volontario, un cittadino peruviano Victor Guere Vargas, ricoverato all’ospedale di Kiev. L’altro cittadino italiano, Alessandro, residente in Sardegna e che aveva creato il contatto per portare Massimiliano come volontario in Ucraina, è rimasto illeso e sarebbe ancora operativo in zona di guerra.
“Una tragedia che la famiglia ha vissuto inaspettatamente e che è arrivata dopo 30 giorni di vuoto assoluto, durante i quali Massimiliano è stato ricoverato in ospedale – afferma l’avvocato della famiglia Carla Tiboni del foro di Pescara – A seguito della denuncia di scomparsa che abbiamo presentato nel commissariato di San Benedetto, l’ambasciata italiana a Kiev si è subito attivata. Abbiamo avuto la grande disponibilità del dottor Stefano Moser, capo della cancelleria consolare, immediatamente dopo la notizia della morte del Galletti. In breve tempo la moglie Donatella ha potuto eseguire il riconoscimento della salma a distanza, tramite foto. Adesso siamo tutti attivati per il trasferimento della salma in Italia che avverrà dopo l’esame autoptico, disposto dalle autorità locali su richiesta del Ministero degli Esteri italiano”.
Sono quindi ore di attesa per il ritorno delle spoglie di Massimiliano Galletti a San Benedetto, per le cui operazioni si è messo completamente a disposizione il Comune con cui la famiglia si è incontrata nella giornata di giovedì.
Intanto la questura di Ascoli, che insieme al commissariato di San Benedetto segue da vicino la vicenda, ha informato la Procura della Repubblica che, da prassi, ha aperto un fascicolo.