VALERIA EUFEMIA
Cronaca

Movida coronavirus Ascoli, folla in centro nel week-end. Due multe e una denuncia

Forze dell'ordine in campo per i controlli anti-covid: alcol ancora nel mirino

Il questore di Ascoli Paolo Maria Pomponio

Il questore di Ascoli Paolo Maria Pomponio

Ascoli, 12 luglio 2020 - Centro storico affollato nel week-end. La calura estiva si è fatta sentire, spingendo tantissime persone a riversarsi in strada. Le forze dell’ordine, però, non sono rimaste con le mani in mano, e si sono date da fare per tenere sotto controllo la situazione. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani hanno monitorato gli esercizi pubblici, in particolare quelli dove si servono alcolici, per sanzionare eventuali irregolarità nell'attività di somministrazione.

«Fortunatamente, non si sono registrati episodi di violenza – afferma il Questore Paolo Maria Pomponio - e la stragrande maggioranza dei gestori ha agito in linea con le disposizioni di legge, anche perché sapevano che con i controlli delle forze dell'ordine non conviene scherzare». Pure i giovani che affollavano le strette vie del centro storico hanno evidenziato senso civico e si sono comportati in modo responsabile, tant'è che non si sono registrati atti vandalici. Ciò nonostante, due ragazzi che dopo aver ordinato da bere erano usciti in strada per consumare alcolici sono stati sanzionati.

Anche in un bar di Monticelli un equipaggio della Squadra Volanti ha dovuto ricondurre alla ragione un uomo di 41 anni in preda ai fumi dell’alcol. È stato denunciato per minacce, violenza e rifiuto di declinare le proprie generalità. Aveva apostrofato in malo modo i poliziotti, intervenuti su richiesta di alcuni passanti.

Al vaglio della polizia Scientifica ci sono ora le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, che saranno poi passate agli investigatori della Divisione polizia amministrativa e sociale della Questura di Ascoli per effettuare uno screening sui locali che, nei giorni scorsi, avevano ricevuto un cartellino giallo o arancione. «Se dovessero emergere violazioni ai protocolli che disciplinano le attività di somministrazione – spiega ancora Pomponio – i locali rischiano di essere chiusi per motivi di ordine e sicurezza pubblica».