Di tentato omicidio aggravato da futili motivi e minorata difesa delle vittime per anzianità e circostanze, lesioni personali, tentato incendio, violenza privata e danneggiamento è accusato il 40enne di Comunanza arrestato dai carabinieri la sera del 23 dicembre scorso per una violenta aggressione ad una coppia di anziani a Comunanza. L’uomo ieri mattina è comparso davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ascoli Annalisa Giusti che ha convalidato l’arresto e confermato la detenzione in carcere così come chiesto dalla Procura di Ascoli. Sono ancora gravissime le condizioni dell’uomo aggredito, ricoverato in coma a seguito di una importante emorragia cerebrale traumatica: è in pericolo di vita. Ha riportato diverse fratture la moglie, ma la situazione è certamente meno grave. Il giudice Giusti ha respinto la richiesta della difesa, sostenuta dall’avvocato Olindo Dionisi, che al 40enne di Comunanza, incensurato, fossero concessi gli arresti domiciliari in casa di un familiare. Su consiglio del suo legale, l’uomo, molto provato dalla vicenda, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’udienza si è svolta con un collegamento video dal carcere di Marino (dove il 40enne è detenuto) e il tribunale di Ascoli. "In questa fase è meglio non parlare, anche perché il mio assistito la sera del fatto non era per niente lucido avendo assunto alcol e comunque è molto dispiaciuto per la situazione venutasi a creare" spiega l’avvocato Dionisi.
E’ in base al racconto dell’anziana donna che carabinieri della stazione di Comunanza e del Nucleo radiomobile hanno ricostruito i fatti. I due anziani la sera del 23 dicembre hanno accolto in casa il soggetto convinti fosse lì per gli auguri natalizi. Invece il 40enne prima ha rimproverato loro di ostacolare la relazione con la loro figlia (che ha smentito particolari rapporti in atto), poi ha minacciato di dare fuoco al capannone, in parte adibito a dimora, gettando in una stufa e bruciando alcuni materiali presenti. Sempre secondo il racconto dell’anziana, a questo punto il 40enne ha aggredito proditoriamente il marito colpendolo ripetutamente alla testa e in altre parti del corpo con pugni e calci provocandogli lesioni gravissime a causa delle quali è finito in coma. Poi si è accanito contro di lei, picchiandola e causandole lesioni, per fortuna non gravissime. Una ricostruzione che non convince la difesa dell’indagato. "Lui era andato a casa loro solo per fare gli auguri e non aveva alcuna intenzione di fare del male a nessuno. Poi – commenta l’avvocato Olindo Dionisi – si sono detti qualcosa e la situazione è degenerata. Ciò che è successo è però molto diverso da quanto ricostruito dall’accusa. Le indagini vanno proseguite sotto vari fronti".
Peppe Ercoli