Il comune di Cupra è riuscito a chiudere un altro tassello della complicata vicenda legata agli espropri dei terreni attraversati dalla pista ciclopedonale. Eventi che risalgono al 2001, quando fu approvato il progetto definitivo dell’opera di pubblica utilità per la quale il Comune decise di evitare gli espropri preferendo un "atto di cessione" a seguito di accordo bonario a fronte di un compenso di 8,73 euro al mq. Accordo che fu rifiutato da una famiglia che era proprietaria di 85 mq di terreno attraversato dalla pista e che fece ricorso al Tar contro la presunta occupazione illegittima dei terreni. Il Tar dispose la restituzione dell’area, che orami era divenuta di pubblica utilità. Ora il Comune ha proceduto all’acquisizione sanante liquidando ai ricorrenti la somma di 8.403,94 euro comprensiva dei danni subiti all’impianto di irrigazione, alla vegetazione e alla recinzione. Resta però da risolvere un altro problema, ben più serio, la richiesta di quasi 500mila euro avanzata da due proprietari per la quale vi è stata una sentenza della Corte d’Appello relativa all’indennità di esproprio dei terreni, contro la quale il Comune ha fatto ricorso alla Cassazione, chiedendo un computo più consono.
CronacaContinua il contenzioso per la pista ciclabile: rischio mega rimborso