Quattro chili di cocaina nascosti nel doppiofondo di una pentola: arrestata

I militari delle Fiamme Gialle hanno intercettato il carico di droga nel set di di tegami arrivato nell'hub internazionale con un volo dall'Ecuador. Poi hanno identificato la destinataria della spedizione consegnata a Cupra Marittima

Quattro chili di cocaina nascosta nel doppiofondo di una pentola: arrestata una donna di 47 anni di Cupra Marittima

Quattro chili di cocaina nascosta nel doppiofondo di una pentola: arrestata una donna di 47 anni di Cupra Marittima

Ascoli, 4 dicembre 2023 - Importa quattro chili di cocaina, nascondendola nel doppiofondo di una pentola. Arrestata una donna di 47 anni di Cupra Marittima con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. La spedizione, arrivata alla Cargo City dell’aeroporto di Malpensa proveniente dall’Ecuador, è stata intercettata dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Malpensa.

Quattro chili di cocaina nascosta nel doppiofondo di una pentola: arrestata una donna di 47 anni di Cupra Marittima
Quattro chili di cocaina nascosta nel doppiofondo di una pentola: arrestata una donna di 47 anni di Cupra Marittima

I finanzieri hanno ispezionato un pacco contenente un set di pentole e hanno notato un tegame più pesante degli altri: era stato ricavato un doppiofondo perfetto tra la parte di cottura ed il tegame contente la cocaina. I finanzieri avrebbero quindi identificato la reale destinataria della spedizione, che è stata consegnata a Cupra Marittima. Il conseguente intervento in flagranza ha consentito alla polizia economico-finanziaria di sequestrare la spedizione e di arrestare la 47enne.

Il carico, secondo le Fiamme Gialle, avrebbe fruttato circa 6mila dosi per un valore di 300mila euro. I finanzieri hanno anche perquisito l’abitazione della donna e hanno rinvenuto anche dell’hashish, un bilancino di precisione e due telefoni cellulari che sono stati sequestrati in quanto cose pertinenti al reato e sottoposti ad esame. Il Gip di Fermo ha convalidato l’arresto in flagranza operato dalle Fiamme Gialle, disponendo altresì la misura cautelare dell’indagata in carcere vista la ravvisata gravità della condotta, dato che la donna, secondo le indagini, organizzava il traffico da casa. Determinanti per la valutazione anche dell’elevato rischio di recidiva, si sarebbero rivelate specialmente le discordanze nelle dichiarazioni rese dall’indagata.