EMIDIO LATTANZI
Cronaca

Cittadinanza al giornalista Mollica: “Da oggi tifo pure Samb”

Grande festa nella sala consiliare di San Benedetto del Tronto per sancire il legame con uno dei volti più amati della cultura italiana: “Andrea Pazienza mi portò qui per farmi vedere la città dove era nato”

Vincenzo Mollica è ufficialmente un cittadino sambenedettese

Vincenzo Mollica è ufficialmente un cittadino sambenedettese

Ascoli, 23 marzo 2025 – Vincenzo Mollica è ufficialmente un cittadino sambenedettese. Uno dei volti più amati del giornalismo e della cultura italiana, ha ricevuto ieri mattina, nella sala consiliare del comune, la cittadinanza onoraria della Riviera delle Palme. Un riconoscimento che sancisce un legame già profondo, fatto di affetto, visite, incontri e memorie condivise. Il conferimento, avvenuto alla presenza di tutte le autorità civili e militari del territorio, è stato motivato dall’amministrazione comunale per “l’affetto dimostrato alla Città onorata dell’amicizia di una personalità così poliedrica che, con parole, musica ed emozioni, da oltre 40 anni ci aiuta a scoprire le cose belle della vita”. A testimoniare la forza di questo rapporto è stato il sindaco Antonio Spazzafumo, che durante la cerimonia ha sottolineato: “Tra Vincenzo Mollica e San Benedetto è maturata una relazione d’affetto che pian piano è cresciuta e si è consolidata. Quel legame da oggi è reso ufficiale da questo gesto di stima”.

Grande festa nella sala consiliare di San Benedetto del Tronto per sancire il legame con uno dei volti più amati della cultura italiana
Grande festa nella sala consiliare di San Benedetto del Tronto per sancire il legame con uno dei volti più amati della cultura italiana

Il giornalista, visibilmente emozionato, ha partecipato all’evento accompagnato dalla moglie Rosa Maria, con al collo la sciarpa della Sambenedettese: “Da oggi tiferò Milan e Samb”, ha affermato sorridendo. Il suo discorso ha toccato corde profonde, in particolare quando ha ricordato Andrea Pazienza, il grande fumettista nato a San Benedetto del Tronto e prematuramente scomparso alla fine degli anni Ottanta quando era poco più che trentenne. “Mi portò a San Benedetto dicendo che dovevo assolutamente vedere la città dove era nato”, ha raccontato Mollica, aprendo il cuore su un’amicizia che per lui non è mai finita, neppure a tutti questi anni di distanza dalla sua dipartita.

“Andrea Pazienza è stato uno dei più grandi amici della mia vita e lo è ancora, perché per me è presente. Non l’ho mai considerato come una persona andata via. Anche perché lui ha disegnato per tre vite. Era un poeta, un pittore, un letterato con una forza poetica straordinaria. Roberto Benigni lo ha definito un Michelangelo del fumetto, e aveva ragione”. Mollica ha chiuso con parole che hanno colpito i presenti: “Ricevere questa cittadinanza è una sensazione bellissima, come entrare in una tavolozza piena di colori. Qui tutto si amalgama e si trova armonia, e in questa armonia mi piaceva perdermi con gli occhi, anche adesso che non posso vedere, perché c’è mia moglie che mi dice cosa abbiamo intorno. E poi, da oggi, io sono tifoso della Sambenedettese”.