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Cronaca

Ciip, parla Ciancaleoni: "Superato il picco critico ma la crisi idrica fa paura"

La presidente: "Per tutto settembre andremo avanti con le chiusure, cercando di capire quello che succede con le sorgenti e con le piogge".

Ciip, parla Ciancaleoni: "Superato il picco critico ma la crisi idrica fa paura"

La presidente: "Per tutto settembre andremo avanti con le chiusure, cercando di capire quello che succede con le sorgenti e con le piogge".

L’estate della grande paura per l’approvvigionamento idrico volge al termine. Il pericolo di ulteriori chiusure dei serbatoi è stato scongiurato con fortuna e tanto lavoro, ma non è ancora tempo di gridare vittoria. Ne parliamo con Maddalena Ciancaleoni, presidente della Ciip.

Presidente Ciancaleoni, la grande paura è passata?

"Possiamo dire che abbiamo superato il picco di criticità, le sorgenti continuano però ad essere in lenta ma continua discesa. Per tutto settembre andremo avanti con le chiusure ancora in atto, cercando di capire quello che succede con le sorgenti, con queste piogge, con quello che sta succedendo in questi giorni. Abbiamo un comitato crisi idrica ancora attivo all’interno della Ciip che settimanalmente analizza la situazione; ci siamo dati come obiettivo un’altra quindicina, venti giorni per guardare quello che succede".

Quale è stato il momento di maggiore difficoltà in questa caldissima estate?

"Senza dubbio quando abbiamo dovuto fronteggiare il problema tecnico a Castel Trosino, quello sotto Ferragosto; è stato un momento di criticità assoluta perché l’impianto serve una vasta popolazione fra Ascoli, Folignano, etc. Il personale della Ciip ha lavorato in una maniera eccellente, perfetta, per mettere mano al problema e risolverlo nel giro di un paio di giorni. Non si è trattato di una piccola rottura, l’intervento è stato davvero impegnativo e sono stati tutti veramente encomiabili, fantastici".

Le attività della costa hanno patito per le chiusure notturne...

"Il problema è che il serbatoio deve stare chiuso almeno 8 ore per avere una ricrescita tale da poter permettere il controllo della fornitura del servizio, perché altrimenti potrebbe esaurirsi la risorsa in maniera imprevista; invece con 8 ore di chiusura si può gestire il serbatoio. Abbiamo giostrato queste 8 ore necessarie fra le 23 e le 7 o dalle 22 alle 6, cercando di allungare l’orario nel fine settimana. Durante la settimana riaprire alle 7 vuol dire creare problemi alle persone che vanno a lavorare, ai bar che aprono la mattina; purtroppo la coperta è sempre molto corta, ma siamo comunque andati incontro a quelle che sono state le richieste di alcuni operatori laddove ci veniva manifestata questa necessità, e quindi nel fine settimana l’orario è stato spostato, ma le 8 ore erano inderogabili e sono tuttora inderogabili laddove persistono le chiusure, anche se sono state ridotte, seppur di poco". Dobbiamo dunque guardare ancora il cielo e sperare nella pioggia.

"Stiamo cercando di capire che succede con queste piogge, perché se continuano costanti e abbondanti senza fare danni potrebbero anche far cambiare la situazione. Chiaramente dobbiamo anche vedere dove piove, perché se piove nelle zone più verso le sorgenti è meglio; se piove sulla costa ci dà un sollievo ma non la soluzione del problema; quindi bisogna anche vedere dove si distribuiscono gli eventi delle precipitazioni".