Chiede aiuto ma muore in casa poco dopo

Franco Maurizio Casilli aveva chiamato il 118, all’arrivo dei sanitari non c’è stato nulla da fare

Si è accorto che qualcosa di grave gli stava accadendo ed ha chiamato il 118, ma all’arrivo i sanitari hanno trovato il portone di casa chiuso. Ci sono voluti oltre venti minuti per avere accesso nell’abitazione dell’uomo, Franco Maurizio Casilli, di 65 anni, originario dell’Aquila. Troppi per cercare di salvargli la vita. Inutili i lunghi tentativi di rianimazione portati dal medico, l’infermiere e l’autista soccorritore della Potes di San Benedetto. Il cuore del sessantacinquenne, trovato seduto sulla poltrona nel soggiorno, non ne ha voluto sapere di riprendere a battere. La tragedia si è consumata nella tarda mattina di ieri nell’abitazione dell’uomo, in via degli Oleandri.

Quando si è reso conto di stare molto male il Casilli ha trovato la forza di chiedere aiuto al 118, ma la porta dell’alloggio era chiusa e, non essendoci altre persone in casa, i sanitari non hanno avuto accesso. Gli operatori della potes hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco che sono arrivati dal comando provinciale di Ascoli, poiché quelli di San Benedetto erano impegnati in un altro intervento, ma ormai era troppo tardi.