
Ascoli, 27 aprile 2025 – File già da prima mattina per acquistare il ‘pane antifascista’, supporto sui social e dal vivo, solidarietà politica e vicinanza espressa da associazioni, collettivi, gruppi. Lorenza Roiati, e il suo negozio, sono stati i protagonisti del sabato ascolano appena trascorso, grazie allo striscione bianco e rosso che, sotto la pioggia di questi giorni, comincia a sbiadire.
"Vi ringrazio per essere venuti qui a portare la vostra solidarietà – ha detto l’imprenditrice a chi si è riunito fuori dal suo negozio nel pomeriggio di ieri –. Siete arrivati da lontano, dato che da vicino non è arrivato nessuno". Nel ripercorrere il fatto, Lorenza Roiati si è soffermata sulla sua reazione: "Io ho reagito in una maniera lucida e controllata: ho tirato fuori il telefono e ho identificato a mia volta gli identificatori perché sapevo di non star facendo nulla di sbagliato. In questo modo abbiamo potuto affidare ai social il racconto di quello che è successo. Poi la potenza mediatica dei social ha fatto il suo. Questa notizia è arrivata dappertutto, portando Ascoli, che paradossalmente avrebbe voluto metterci a tacere, sulle prime pagine dei giornali nazionali". Poi la replica al commento della Polizia Locale: "Non siamo contenti di questo: io porrei l’attenzione sulle responsabilità di questo gesto, dato che il capo della Polizia Locale ha dichiarato che gli agenti hanno agito in maniera professionale. Ma la domanda è perché, dopo una prima identificazione, mandare nuovamente dentro il mio locale altri agenti in borghese, con fare intimidatorio. Non si tratta di fare il proprio lavoro, qui c’era un’intenzione dietro".

Non sono mancate le critiche all’imprenditrice, soprattutto per chi la considera un’azione pubblicitaria per il suo forno. Così, a chi la accusa di strumentalizzare il gesto, Lorenza Roiati risponde: "Io sto ricevendo centinaia di chiamate, di messaggi da tutta l’Italia. Gente che mi chiama commossa e mi racconta le loro storie. Una cosa che assolutamente io non cercavo, perché io non ho fatto questo gesto per avere visibilità, dato che hanno detto che stiamo strumentalizzando questa cosa. Stanno cercando di farci passare sempre dalla parte di chi ha torto ma noi il torto non ce l’abbiamo". La vicinanza ai proprietari del forno ascolano arriva dall’Italia e non solo, e sembra aver dato vita ad una vera e propria ‘catena’ di striscioni. La stessa frase, infatti, è apparsa ieri fuori dalle mura dello spazio di Mutuo Soccorso, a Milano.