Tutto è pronto, a Castorano, per la premiazione della XX edizione di ‘Scrivere per la Musica’, premio nazionale di poesia, in programma nel teatro parrocchiale sabato prossimo, alle 17.30.
Alla conferenza stampa presente la sindaca Rossana Cicconi, i consiglieri Sara Ciotti con delega alla cultura, Andrea Carlini e il direttore artistico del festival, Luca Sestili, insieme a Rossana Diletti insegnante e fiduciaria della scuola primaria e la professoressa Maria Teresa Vagnoni, vice-preside dell’Isc ‘Falcone-Borsellino’.
Il festival ha interessato anche i bambini della primaria castoranese. "Scrivere per la Musica compie vent’anni – ha detto il sindaco Rossana Cicconi -, il nostro festival di poesia è diventato un must culturale che identifica il paese. Da parte nostra sentiamo il dovere di ringraziare chi, all’epoca, diede vita ad un premio di poesia unico, dove parole e musica si fondono per dare vita ad un connubio emozionante e di alto spessore culturale".
La prima poesia classificata, infatti viene musicata e diventa una canzone. "Sono felice che quest’anno il premio poesia sia tornato a coinvolgere le scuole – ha fatto seguito la giovane consigliere Sara Ciotti -, la musica e la poesia sono linguaggi universali capaci di trasmettere messaggi profondi e di educare".
La cerimonia di premiazione vedrà la partecipazione del maestro Sergio Morganti - tra i membri della giuria insieme a Raimondo Sbaffoni (presidente) e Franco Regi -, autore della parte musicale e dell’arrangiamento dell’opera vincitrice. Il brano sarà interpretato da Paolo Rossetti.
Le poesie finaliste saranno lette e interpretate dall’attore e regista Eugenio Olivieri. Ospite della serata anche il cantautore e formatore professionale Federico D’Annunzio, il quale presenterà al pubblico del teatro parrocchiale il frutto del lavoro di ‘Musica e Parole’ realizzato con i ragazzi della scuola primaria.
"Quest’anno – ha commentato Luca Sestili - siamo nel centenario della nascita di Italo Calvino, non posso non richiamare le sue capacità di tessere parole capaci di ‘vedere oltre’. Mi piace pensare che il nostro festival raccolga, quell’invito di Calvino a cercare leggerezza e profondità, due qualità imprescindibili anche nella grande canzone d’autore".