Caso Promarche, fissata l’udienza

La diatriba sulla variante verrà discussa il 9 gennaio al Consiglio di stato. Pasquali: "Pronto al confronto"

Caso Promarche, fissata l’udienza

L’Amministratore delegato della cooperativa Promarche, Oreste Aquilone

Il 2025, per l’amministrazione comunale, si aprirà all’insegna dei ricorsi. A febbraio infatti verranno discussi quelli al Tar per l’affidamento dell’ex bambinopoli, e a breve Areamare ne depositerà uno nuovo in Consiglio di Stato sull’annosa diatriba della variante. E sempre l’organo di rilievo costituzionale dovrà occuparsi di un’altra vicenda sambenedettese: quella di ProMarche, la cui udienza è stata fissata al 9 gennaio. La sensazione, insomma, è che anche su questa storia non si andrà per le lunghe. La cooperativa ha deciso di proseguire in secondo grado dopo che, a inizio ottobre, il Tar aveva dichiarato "improcedibile" il ricorso "per sopravvenuto difetto d’interesse". Si ricorderà che ProMarche aveva proposto di realizzare un impianto di stoccaggio a bassa temperatura per prodotti alimentari in via Pomezia. Un’istanza in variante, dato che per quella zona il piano regolatore prevede un’altezza massima di 11 metri, mentre l’impianto raggiungerebbe i 28 metri. Nonostante l’esito positivo della conferenza dei servizi, il consiglio comunale bocciava la proposta, con il voto sfavorevole non solo della minoranza, ma anche del Centro Civico Popolare, Libera e Rivoluzione Civica. ProMarche quindi proponeva ricorso al tribunale amministrativo contestando il fatto di non aver ravvisato, nella delibera consiliare, motivazioni specifiche alla base del diniego. A settembre, comunque, il consiglio si riuniva in una seduta urgente un mese dopo, il Tar dava il proprio responso. Il vertice della cooperativa, comunque, ha lasciato la porta aperta per sviluppi differenti, facendo capire di voler risolvere la vicenda in collaborazione con l’ente.

A dire la sua sulla questione è anche Umberto Pasquali: "In maggioranza non ne abbiamo ancora parlato, ma spero che la questione venga nuovamente trattata – afferma il consigliere – Nel caso in cui dovessero emergere indirizzi differenti, sarei disponibile ad un nuovo confronto nel merito". Pasquali, va detto, aveva votato a favore della proposta, assieme al sindaco Spazzafumo e alle consigliere di San Benedetto Viva, Mancaniello e De Ascaniis. Il progetto presentato è stato oggetto di valutazione positiva da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, tanto che all’elaborato è stato riconosciuto un finanziamento Pnrr di 7.485.894 euro, su un investimento complessivo di 18.714.735.

Giuseppe Di Marco