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Case popolari in zona Agraria da assegnare

L’assessore Sanguigni: "Dal governo centrale non arrivano fondi per i contributi agli affitti, quindi puntiamo su questi alloggi"

Case popolari in zona Agraria da assegnare

La palazzina in zona Agraria sarà pronta entro un paio di mesi

Case popolari, si tira dritto verso nuove assegnazioni. La palazzina in zona Agraria sarà pronta entro un paio di mesi e la procedura per la consegna dei suoi 12 alloggi è già partita. Queste le novità che emergono da Viale De Gasperi per quel che riguarda l’edilizia residenziale pubblica, ambito che nell’ultimo periodo ha visto una crescita notevole della platea di richiedenti e beneficiari. Segno che l’emergenza abitativa, in riviera, continua a farsi sentire. "Consideriamo questa iniziativa della massima importanza – spiega l’assessore al sociale Andrea Sanguigni –. Dal governo centrale non arrivano nuovi fondi per i contributi al canone di locazione, quindi anziché mettere risorse nostre per interventi sporadici abbiamo deciso di puntare tutto sull’assegnazione di alloggi popolari, una misura che rimane nel tempo. Dobbiamo rispondere alle esigenze di chi ha bisogno di un tetto e ha difficoltà a poterselo permettere. Negli ultimi anni sono stati assegnati 43 alloggi. Tra questi figurano anche 13 di quelli che erano indisponibili e che abbiamo riqualificato in collaborazione con l’Erap".

Tra un anno quindi sarà pronta la nuova graduatoria, e per allora dovrebbe essere completata la conversione dell’ex mattatoio di via Manara in casa popolare: un edificio che ospiterà 14 alloggi. Nel frattempo verrebbe approntata un’altra palazzina di via Manara (8 alloggi) e dovrebbe andare avanti la realizzazione dell’immobile al posto dell’ex casa parcheggio di via Mameli. A tal riguardo, peraltro, è stato Giorgio De Vecchis a chiedere se in bilancio ci siano le risorse del Programma di riqualificazione urbana, ovvero 700mila euro, per portare a termine la pratica.

È da ricordare che nello stesso lotto dell’Agraria è stata prevista una palazzina gemella con 10 alloggi: per farla però bisognerà reperire la somma necessaria, vicina ai 2 milioni. Data la crescente domanda di alloggi, comunque, i sindacati degli inquilini hanno esortato l’amministrazione ad individuare nuove aree in cui programmare la costruzione di alloggi popolari. Nello specifico è stata l’Unione Inquilini, assieme a Sicet-Cisl, Sunia-Cgil e Uniat-Uil ad avanzare l’idea di utilizzare il distretto sanitario di via Romagna per questi scopi. L’immobile infatti è oggetto di una permuta con l’Ast Picena, con cui l’Azienda sanitaria ha acquisito il lotto del quartiere Ragnola in cui sorgeranno la casa e l’ospedale di comunità. L’amministrazione comunale, a tal riguardo, ha fatto capire che valuterà l’ipotesi.

Giuseppe Di Marco