Una telefonata per ringraziare i carabinieri per il lavoro svolto. E’ ciò che ha fatto Sascha Marozzi, il 1 novembre protagonista di uno spiacevole episodio: alcune persone si sono introdotte all’interno della sua casa, a Brecciarolo, mentre l’uomo per fortuna era fuori. I ladri oltre che rubare diverse attrezzature hanno devastato completamente l’abitazione e inoltre hanno esploso due colpi di arma da fuoco. "Volevo semplicemente – esordisce Marozzi – ringraziare i carabinieri del Radiomobile e Reparto Investigazioni Scientifiche, quegli splendidi ragazzi, che hanno lavorato alacremente per fare giustizia dopo che due persone".
Cosa è successo?
"Venerdì 1 novembre, si sono intrufolate dopo le 23.30 nella mia abitazione a Poggio di Bretta per rubare: trapani, condizionatori, avviatori e diversi materiali, compresa la mini moto di mio figlio. Vorrei capire perché non si sono solo limitati a portare via la refurtiva, ma mi hanno devastato l’intera casa, in maniera barbara e non contenti hanno anche sparato due colpi di pistola calibro 9, un proiettile si è conficcato sulla finestra e l’altro sul muro. Per fortuna in casa in quel momento non si trovava nessuno, altrimenti cosa poteva accadere? Abito in via delle Campanule, a Poggio di Bretta, in quel luogo non ci sono telecamere, la videosorveglianza è presente solo al Brecciarolo bar, ma nonostante queste difficoltà i militari hanno svolto un ottimo lavoro e sono riusciti in due giorni ad assicurare i due alla giustizia".
Cosa ha provato quando è tornato a casa ed ha visto quella devastazione?
"Sono rimasto sbalordito, non riesco neanche adesso a capire perché, soprattutto è assurdo che abbiano esploso i due colpi di arma da fuoco. Voglio comunque ringraziare le forze dell’ordine di Ascoli, che con pochi giorni di indagini sono riusciti a fare giustizia".
Nessuno si è accorto di quanto stava accadendo, visto che hanno anche sparato?
"Alcuni vicini sono stati richiamati dai rumori del vetro che si è infranto, ma non hanno immaginato neanche lontanamente quanto stava accadendo, purtroppo la mia abitazione è l’ultima della via a ridosso del fiume, quindi un po’ in disparte, tutto questo ha permesso alle due persone di agire indisturbate. Al di là dell’aspetto economico – conclude Marozzi – voglio sottolineare come i militari hanno lavorato per far rispettare la legge, dimostrando come davvero c’è un’Italia che funziona".
Maria Grazia Lappa