MASSIMILIANO MARIOTTI
Cronaca

Caro carburanti, rabbia autotrasportatori: "Che truffa"

Incontro a Porto San Giorgio, il segretario Roberto Galanti: "Lo ha detto anche il ministro Cingolani. Blocco? Aspettiamo l’incontro con Bellanova"

Autotrasportatori di Ascoli e Fermo a Porto San Giorgio

Autotrasportatori di Ascoli e Fermo a Porto San Giorgio

Ascoli Piceno, 14 marzo 2022 - Autotrasportatori di Ascoli e Fermo sul piede di guerra. Nella giornata di sabato si è tenuto un importante confronto a Porto San Giorgio per valutare quale strada prendere nella settimana che si apre di fatto oggi. Il bivio riguardava se optare per il blocco dei trasporti o se attendere novità nell’incontro in programma domani con la vice ministra ai trasporti Teresa Bellanova. Come si poteva comprendere il motivo centrale degli incontri tenuti è stato l’eccessivo costo del carburante che sta mettendo la categoria nella condizione di doversi fermare contro volontà per una manifesta e sopravvenuta impossibilità di poter assicurare i servizi.

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A Porto San Giorgio sabato pomeriggio la regione Marche ha avuto un faccia a faccia con una buona parte dei rappresentanti di categoria delle province di Ascoli e Fermo. La Pmia (piccole medie imprese autotrasporto) è stata presente al confronto con il segretario nazionale Roberto Galanti che nel suo intervento ha presentato alcune proposte dell’associazione. "L’imprescindibile punto di partenza è il rispetto delle regole – ha sostenuto Galanti –. Una di queste regole è quella relativa ai costi minimi, la sua applicazione e soprattutto i controlli adeguati per verificarne il rispetto. Punto critico e centrale dell’incontro di Porto San Giorgio è stato il costo del gasolio divenuto spoporzionato rispetto agli incassi. Mentre tutti cercavano di capire i motivi illogici degli aumenti è arrivata la notizia della dichiarazione accusatoria del Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani circa la colossale truffa degli aumenti delle benzine e la speculazione sui prezzi che può bloccare l’Italia. Un paese già in evidente stato di stallo. I recenti aumenti del prezzo del carburante schizzati in pochi giorni a livelli record, con impianti di distribuzione che fissano la benzina ormai a 2,50 euro al litro e quasi 4,50 chilo il prezzo del metano, sono una truffa incredibile. Il mercato ha alzato le tariffe in maniera irragionevole e lo stanno pagando le nostre imprese. Sono curioso di conoscere la prosecuzione della vicenda".

La decisione finale presa dalla Pmia e dagli imprenditori dell’autotrasporto presenti è stata quella di attendere l’incontro di domani prima di prendere una posizione netta. "Alla fine del pomeriggio – ha concluso -, in modo logico e ragionevole l’assemblea ha deciso di attendere martedì (domani ndr ) prima di decidere cosa fare. Torneremo sulla giornata di lavoro in modo più approfondito con le proposte della Pmia autotrasporto".