Caos dopo la retrocessione, un tifoso aveva un precedente

Quattro tifosi dell'Ascoli saranno processati per gli incidenti del 10 maggio. Uno di loro è coinvolto anche in un caso a Ferrara. Il processo inizierà il 18 settembre.

Caos  dopo la retrocessione, un tifoso aveva un precedente

Caos dopo la retrocessione, un tifoso aveva un precedente

Ancora guai per uno dei quattro tifosi dell’Ascoli che verranno processati davanti al tribunale per aver preso parte agli incidenti del 10 maggio scorso al termine di Ascoli-Pisa. Gli imputati sono un 29enne, un 35enne, un 21enne e un 22enne, tutti residenti ad Ascoli. Il processo inizierà il 18 settembre prossimo. Due di loro erano già sottoposti a Daspo per precedenti fatti di violenza avvenuti in occasione di partite di calcio. Uno di questi, un 29enne, è indagato anche dalla Procura di Ferrara per fatti avvenuti il 21 gennaio 2023 in occasione della partita di calcio Spal-Ascoli. In quell’occasione, durante il match, dal settore dei tifosi bianconeri fu lanciato un fumogeno. Le immagini delle telecamere di sicurezza dello stadio Paolo Mazza sono state estrapolate dalla polizia scientifica e comparate con i fotogrammi delle telecamere ai tornelli di ingresso. Poco prima che l’Ascoli segnasse il gol dell’1-1, dal settore che ospitava i supporters del Picchio è stato notato un giovane che indossava un giubbotto con cappuccio chiaro; aveva in mano un oggetto che ha poi gettato dopo averlo accesso, provocando una densa nuvola di fumo verde. La comparazione fra i fotogrammi ha portato all’identificazione del 29enne ascolano quale il presunto autore del lancio che è stato quindi denunciato. La pena prevista per questo reato è da uno a tre anni di carcere che il suo legale, avvocato Umberto Gramenzi, ha chiesto di sostituire con lavori di pubblica utilità. Sul punto deve ora pronunciarsi il sostituto procuratore di Ferrara Andrea Carau, titolare del fascicolo.

Per quanto riguarda invece il processo di Ascoli, il 29enne ed altri tre ultrà bianconeri sono accusati, in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e violazione della legge 401/89 sulla violenza negli eventi sportivi. Due di loro, fra cui il 29enne, affrontano anche l’aggravante di aver violato precedenti provvedimenti Daspo, motivo per cui il questore Giuseppe Simonelli ha emesso nei loro confronti un nuovo Daspo di 8 anni ciascuno. Gli altri due hanno ricevuto un Daspo di 3 anni. Inoltre, i destinatari del Daspo di 8 anni dovranno presentarsi in Questura 30 minuti dopo l’inizio di ogni partita dell’Ascoli per i prossimi cinque anni, esclusi gli incontri amichevoli. La loro identificazione è avvenuta grazie alle telecamere di sicurezza dello stadio. Peppe Ercoli