"In via Dandolo i lavori stanno andando avanti. Credo che il cantiere possa essere ultimato prima dell’estate". È il vicesindaco Tonino Capriotti ad offrire una panoramica su uno degli interventi più discussi degli ultimi mesi. Un lavoro che è stato oggetto delle proteste dei residenti e che però, alla fine, si è sviluppato in funzione delle loro esigenze. "Dopo lo spostamento delle cabine elettriche – continua Capriotti – è necessario ultimare il sistema di sollevamento delle acque. Sistema che, a quel punto, potrà entrare in funzione. Riteniamo – conclude l’assessore ai lavori pubblici – che questo cantiere sia della massima importanza per la zona nord della città, che troppo facilmente è soggetta ad allagamenti in presenza di forti precipitazioni". Quel che si sa, è che in via Dandolo si è deciso di mettere mano alla rete fognaria per l’intera zona nord-ovest ‘Ballarin’, con un intervento che ne prevede la sistemazione a fronte di un investimento pari a 1,6 milioni. A dire la verità le transenne, in questa zona, sono comparse molto tempo fa, e nel maggio 2024 un gruppo di residenti locali ha deciso di scendere in strada a protestare, con un sit-in che ha indotto l’amministrazione comunale ad ascoltare la delegazione. La richiesta principale era di spostare le tre cabine elettriche – che insieme si estendevano per circa 15 metri – da via Dandolo ad un posto vicino, dato l’impatto estetico che la loro presenza avrebbe avuto sull’abitato. Inizialmente era stato proposto di trasferire i manufatti ad ovest del tracciato ferroviario, ma poi si valutò di riposizionarle nella vicina piazza del Pescatore. In ultimo, quindi, si è deciso di trovare posto ad est di via Colombo. Lo scorso novembre, quindi, i residenti avevano chiesto di sapere le tempistiche di completamento dei lavori, rimarcando la necessità di una nuova perimetrazione attorno all’area interessata. Nell’arco di pochi giorni, ultimata la vasca, il cantiere è stato chiuso in una parte della via e a gennaio si pensò che l’intervento sarebbe stato chiuso entro un paio di mesi, mentre ora è probabile che questo necessiti di altro tempo per essere portato a termine.
Giuseppe Di Marco