La Vallata del Tronto si lecca le ferite dopo la bomba d’acqua che l’ha colpita ieri, a macchia di leopardo. Anche nel Piceno infatti, la violenza delle precipitazioni ha creato disagi e preoccupazioni. Se nel vicino Fermano gli effetti devastanti del cambiamento climatico in atto hanno provocato una grandinata così forte da far saltare asfalto e tubature, nel Piceno ci sono state le strade diventate come fiumi, sottopassi pieni d’acqua, piante cadute: tutto questo in un paio d’ore nel pomeriggio di giovedì scorso.
Pioggia insistente per ore, che ha determinato profondi disagi e anche non poche preoccupazioni. "Abbiamo visto i corsi d’acqua – raccontano alcuni residenti di Villa Sant’Antonio, riferendosi al torrente Rio Secco – ingrossarsi in maniera preoccupante, non siamo più tranquilli". Il problema ancora una volta sono anche i tombini, che intasati non riescono a raccogliere l’acqua. I disagi maggiori infatti si registrano proprio nelle strade, che in poco tempo si sono trasformate in fiumi in piena. La violenza del temporale ha determinato anche la caduto di alcuni alberi, nella periferia di Castel di Lama, gli operai del Comune sono dovuti intervenire per il crollo di alcune piante che si sono abbattute sulla strada ed hanno ostruito il passaggio. Ancora una volta il problema più grave è stato l’allagamento del sottopasso in direzione Campolungo, che è rimasto sotto acqua anche nella giornata di ieri. I cittadini ormai esasperati si chiedono se non è arrivato il momento di intervenire per ovviare ad un problema ormai atavico, che va avanti da decenni. A questo si aggiunge un dramma ben più grande, che è quello degli eventi estremi determinati dal surriscaldamento globale dovuto all’uso fuori controllo dei combustibili fossili.