Caldo record e incendio. Rogo avvolge la collina si blocca l’A14 per due ore. Disagi e code inifinite

C’è chi l’ha presa con filosofia, è sceso dall’auto e si è messo a giocare a calcio e chi era terrorizzato: un’altra giornata da incubo in autostrada.

Caldo record e incendio. Rogo avvolge la collina si blocca l’A14 per due ore. Disagi e code inifinite

Caldo record e incendio. Rogo avvolge la collina si blocca l’A14 per due ore. Disagi e code inifinite

Danni ambientali enormi, quelli causati dall’incendio divampato intorno alle 11 di ieri in contrada Santa Lucia, nella zona sud di San Benedetto. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti tutta la notte, con l’impiego di un elevato numero di vigili del fuoco. Inizialmente sembrava che la situazione potesse essere messa sotto controllo con una certa tranquillità, ma poi il vento di Libeccio ha spezzato il fronte delle fiamme in tre tronconi, propagatesi rapidamente tra le campagne fino a lambire le abitazioni e la vicina A14. A quel punto alle squadre dei vigili del fuoco di San Benedetto se ne sono aggiunte altre da Ascoli, Fermo e Macerata. Dieci mezzi fra autobotti e campagnole idriche per raggiungere le zone più difficili fino ad arrivare sotto il costone, con alberi d’alto fusto. In totale di 20 uomini, cui si è aggiunto l’elicottero Drago di Pescara che ha eseguito una serie di lanci a iniziare dalle vicinanze dell’autostrada, letteralmente invasa dal fumo, tanto che la polizia autostradale, per sicurezza, ha deciso di chiudere la corsia sud.

Così si sono generati incolonnamenti chilometrici, dato l’elevato flusso di vacanzieri in transito. Nella zona interessata dall’incendio, le cui cause non sono state ancora accertate, ci sono molte case e villette che sono state protette dai pompieri, che per prima cosa si sono preoccupati di presidiare e mettere in sicurezza insediamenti abitativi. Il vento ha fatto cambiare spesso direzione ai fronti dei tre incendi allarmando, in buona sostanza, tutti i residenti della collina S. Lucia e Monte Aquilino, che si affacciano sul mare. Con il passare dei minuti la situazione è andata peggiorando e ci sono stati momenti in cui i residenti sono andati nel panico, allontanandosi dalle abitazioni, ma chi ha potuto ha collaborato con i pompieri nel bagnare la vegetazione attorno alle loro case. In serata è arrivato il Gos (gruppo operativo speciale) con mezzi movimento terra per creare sentieri tagliafuoco. Contestualmente altre squadre hanno provveduto a tagliare gli alberi bruciati a ridosso dell’Autostrada che sarebbero potuto cadere all’interno della carreggiata sud. A sera la situazione, in alcuni punti, non era ancora sotto controllo poiché le fiamme si erano allungate verso il costone non più raggiungibile da terra. Marcello Iezzi