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Caccia all’affare. Sono partiti i saldi:: "Ma i consumi ormai sono molto frenati"

Arianna Trillini, Cna: "Purtroppo per garantire un’attività ai negozi tradizionali bisogna sempre avere attivi una serie di promo e sconti costanti. Speriamo che il Natale faccia da traino".

Arianna Trillini, Cna: "Purtroppo per garantire un’attività ai negozi tradizionali bisogna sempre avere attivi una serie di promo e sconti costanti. Speriamo che il Natale faccia da traino".

Arianna Trillini, Cna: "Purtroppo per garantire un’attività ai negozi tradizionali bisogna sempre avere attivi una serie di promo e sconti costanti. Speriamo che il Natale faccia da traino".

Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio sedici milioni di famiglie si dedicheranno allo shopping scontato con una media di 307 euro a famiglia. La previsione parla di una spesa per persona di circa 138 euro, per un giro di affari totale di 4,9 miliardi di euro. I negozianti marchigiani però non sembrano essere del tutto ottimisti. "I commercianti dai saldi non si aspettano più nulla – commenta Arianna Trillini, la presidente Cna provinciale di Ascoli Piceno che fa il punto sulla situazione regionale –. Non si aspettano più nulla perché purtroppo per garantire un’attività ai negozi tradizionali bisogna sempre avere attivi una serie di promo e sconti costanti. Anche quando non ci sono i saldi c’è sempre un’attenzione al prezzo, alla convenienza, all’omaggio, e quindi l’attività di promozione è sempre molto importante. Non penso che ci siano grosse aspettative per questi saldi, perché i consumi sono molto frenati e nel quotidiano le persone prediligono il low cost, articoli davvero usa e getta che costa poco e che ha bassa qualità. Con il Natale invece, insomma si assiste anche all’acquisto di prodotti più importanti. Speriamo che continui anche con i saldi".

Sempre da Confcommercio arriva il vademecum per gli acquisti, da tenere in mente per le prossime sessioni di shopping scontato. Confcommercio ricorda la possibilità di cambiare il capo dopo l’acquisto è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati. Non c’è obbligo invece per la prova degli abiti in sconto perché la scelta è rimessa alla discrezionalità del negoziante. Resta valida invece la possibilità di pagare con carte di credito, e anzi, per i commercianti andrebbero favoriti i pagamenti cashless. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. E poi: occhio allo scontrino. Il negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. Infine, per tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi.

Ottavia Firmani