Botte dopo l’incidente, feriti pure due agenti

Notte di panico in riviera: due fratelli se la sono presa prima con un automobilista in via Moretti, poi il caos. Entrambi sono stati arrestati

Botte dopo l’incidente, feriti pure due agenti

Botte dopo l’incidente, feriti pure due agenti

Notte a dir poco movimentata quella fra giovedì e venerdì a San Benedetto, dove due fratelli di nazionalità macedone ne hanno combinate di ogni genere, finendo per essere arrestati e condotti in carcere. I due cittadini stranieri, d’età compresa fra i 30 ed i 36 anni, già conosciuti dalle forze dell’ordine, erano in preda ai fumi dell’alcool ed hanno iniziato a compiere follie intorno alle 23, finendo alle prime luci dell’alba, quando sono stati arrestati, ma a farne le spese sono stati due poliziotti, uno del commissariato di San Benedetto e l’altro della polizia stradale di Ascoli che nelle fasi più concitate sono rimasti contusi. I medici del pronto soccorso l’hanno medicati e giudicati guaribili in una settimana ciascuno, ma nel conto vanno messi anche le contusioni subite da un malcapitato automobilista ed i danni provocati negli uffici del commissariato. Per ora i due fratelli devono rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti, ma se l’automobilista, anche lui finito al pronto soccorso per farsi medicare, deciderà di sporgere querela, uno dei fratelli sarà accusato anche di lesioni personali.

Tutto è iniziato al semaforo di via Moretti incrocio con la statale Adriatica. Secondo la prima ricostruzione il macedone di 36 anni, residente a San Benedetto, avrebbe simulato un incidente stradale gettando la bici davanti a un’auto in fila al semaforo e ponendosi sul cofano della vettura fingendo di essere stato travolto. Questa la prima ipotesi al vaglio degli investigatori della polizia. All’interno dell’auto vi erano due persone, una coppia di coniugi. Quando l’uomo è sceso, la discussione è degenerata e l’automobilista, che ha cercato di difendersi, è stato colpito da diversi pugni in faccia, finendo a terra.

Il fratello dell’aggressore ha chiesto l’intervento di un’ambulanza, i cui sanitari hanno trasportato al vicinissimo pronto soccorso entrambi gli uomini, il macedone e l’automobilista 55enne. All’ospedale il macedone ha creato altro caos costringendo i sanitari a chiamare la polizia, ma prima dell’arrivo della volante il macedone si è allontanato senza farsi medicare, mentre all’automobilista i sanitari hanno riscontrato un trauma cranico. Una brutta storia che sembrava terminata, ma i due fratelli sono tornati alla ribalta poco dopo nella stessa via Gino Moretti, dove stavano danneggiando alcune auto in sosta. A qual punto in appoggio alla volante del commissariato è arrivata una pattuglia dei carabinieri e un’altra della polizia stradale. Il fermo dei due fratelli non è stato facile, vi è stato un parapiglia durante il quale due agenti sono rimasti contusi e i due fratelli arrestati e condotti in polizia dove hanno continuato a seminare danni. Ora si trovano nel carcere di Marino del Tronto.

Marcello Iezzi