Chi patisce, in termini concreti, le conseguenze di una crisi politica? È la domanda che viene spontaneo porsi, nell’apprendere che il servizio di nido nell’asilo ‘La Mongolfiera’ è stato sospeso ‘indicativamente’ fino al 4 ottobre, per via della mancata approvazione del bilancio consolidato. La decisione è stata comunicata con una lettera alle famiglie di chi ha iscritto il proprio figlio alla struttura, con tanto di spiegazione sui motivi che hanno indotto l’ente a prendere questa decisione. Decisione necessaria, dato che per lo svolgimento delle attività all’interno del nido era necessario assicurare la presenza di un educatore ogni sette bambini. Il fatto è che per ‘La Mongolfiera’ era prevista l’assunzione di tre educatrici, ma ciò non è stato possibile perché nel consiglio comunale di sabato scorso non è stato approvato il bilancio consolidato. Se questo non viene ratificato in assise entro i termini di legge, la norma (dl 113/2016) prevede che l’ente non possa fare nuove assunzioni, almeno finché il consolidato non passa. Rabbia e sconcerto, insomma, da parte delle famiglie che avevano fatto affidamento su questo servizio, e che ora non sanno come la storia andrà a finire. Il consolidato intanto è stato rinviato al prossimo consiglio, ma ad oggi una nuova seduta non è ancora stata fissata. L’unica alternativa prospettata dalla legge è l’assunzione a tempo determinato per garantire l’esercizio di determinate funzioni, come quelle relative ai servizi di istruzione pubblica e sociale. E quasi sicuramente sarà questa la strada seguita da Viale De Gasperi, per evitare che la sospensione perduri. Nel frattempo, va detto, è stato assicurato che verrà riconosciuta la rideterminazione dell’importo della retta tenendo presente i giorni di sospensione. Il problema però permane, e oltre alle famiglie si scatena anche la minoranza: "Faccio appello ancora una volta ai nostri amministratori comunali – dice Emanuela Carboni - non avete più la maggioranza, la città è sotto scacco, l’attività amministrativa è bloccata. Prendetene coscienza e dimettetevi per il bene di tutti". Dello stesso avviso anche la sinistra: "Il voto in consiglio comunale ha sancito l’impossibilità, per la maggioranza, di proseguire nell’esperienza amministrativa – dice Daniele Primavera - L’unica soluzione è restituire la parola ai cittadini e tornare alle elezioni, lasciando a un commissario l’onere di provvedere ai bisogni essenziali che questa giunta non è in grado di soddisfare".
Giuseppe Di Marco