MATTEO PORFIRI
Cronaca

Beko, nuovo round: vertice al Ministero

Oggi a Roma l’incontro tra i rappresentanti del Governo, i sindacati e la multinazionale turco-americana .

I sindacalisti nell’ultimo tavolo andato in scena sul caso Beko. Oggi in programma un nuovo incontro

I sindacalisti nell’ultimo tavolo andato in scena sul caso Beko. Oggi in programma un nuovo incontro

Vertenza Beko, ennesimo round. Stamattina alle 10, infatti, si torna al tavolo del Mimit, il ministero delle imprese e del Made in Italy, con un nuovo incontro tra i rappresentanti del Governo, i sindacati e la multinazionale turco-americana. A pochi giorni dall’ultimo vertice, che si svolse il 14 marzo, si parlerà nuovamente di esuberi, soprattutto per le sedi marchigiane di Comunanza e Fabriano, con l’obiettivo di ridurli. Al momento, va ricordato, ne è previsto un centinaio per la fabbrica picena e 250 circa nel fabrianese (68 lavoratori del sito di Melano e 180 impiegati). "Come sindacati abbiamo chiesto di ricorrere ad ammortizzatori sociali conservativi e ad altre opzioni volontarie come il part time – spiegano Fim, Fiom, Uilm e Uglm, alla vigilia del nuovo tavolo al Mimit –, nonché ad uscite incentivate finalizzate alla pensione o comunque volontarie, utili in ogni modo a scongiurare i licenziamenti unilaterali. Abbiamo ricevuto una disponibilità di principio da parte aziendale, benché sia ancora tutto da verificare il percorso effettivamente praticabile. La situazione della trattativa è nel complesso molto difficile. Per poter davvero sperare in un’intesa che scongiuri i licenziamenti, abbiamo la necessità di chiarire gli assetti produttivi, di risolvere il problema della priorità del sito di Siena e più in generale di avviare un credibile processo di reindustrializzazione, di ridurre il numero di esuberi fra gli operai e gli impiegati, nonché di pattuire strumenti concreti di tutela".

Da parte della multinazionale, soprattutto negli ultimi incontri, c’è stata apertura, anche se le parti sono molto lontane dal trovare un accordo. "Sono stati portati all’attenzione alcuni punti che ritenevamo già definiti e ne sono emersi di nuovi che necessitano di un approfondimento adeguato – aveva commentato Maurizio David Sberna, direttore delle relazioni esterne di Beko Europe, dopo il tavolo del 14 marzo –. Siamo convinti che ci siano tutti gli elementi necessari per proseguire un confronto costruttivo, con l’obiettivo di arrivare a un accordo a nostro avviso tanto auspicato quanto auspicabile. Confidiamo che il prossimo incontro possa permettere di chiudere il cerchio".

Per quanto riguarda Comunanza, nella fattispecie, dopo aver scongiurato la chiusura della fabbrica, i sindacati punteranno a ridurre i circa cento esuberi ma soprattutto ad avere certezze in merito a quegli investimenti che possano garantire un futuro allo stabilimento piceno.

Matteo Porfiri