Anche la Beko di Comunanza verrà coinvolta dallo sciopero dei metalmeccanici, in programma lunedì. Si tratta di una protesta proclamata per la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, indetta da Fim, Fiom e Uilm. Dopo sei mesi di confronto, Federmeccanica ha rigettato la piattaforma presentata dai sindacati ed è stata rifiutata, tra l’altro, la richiesta di aumento salariale di 280 euro oltre alla riduzione dell’orario di lavoro.
Alla Beko di Comunanza, il presidio dei lavoratori metalmeccanici si svolgerà appunto lunedì dalle 9.30 alle 11.30, mentre lo sciopero (nella stessa giornata) durerà otto ore. "Manifesteremo per dare ancora più risonanza alla vertenza che ad oggi non vede la convocazione al Mimit preannunciata nell’ultimo incontro di dicembre" scrivono in una nota le Rsu Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil della Beko Europe, ricordando la vicenda della recente vertenza Fedrigoni con la chiusura della società Giano e oltre 100 lavoratori protetti per un anno dalla cassa integrazione straordinaria, in attesa di essere ricollocati e riformati.
"Un’ulteriore perdita porterebbe a una irreversibile e definitiva desertificazione di un intero territorio, già martoriato da anni di crisi", concludono i rappresentanti sindacali. Tornando al tavolo previsto al ministero comunque, la sensazione è che l’appuntamento potrà slittare al mese di febbraio.
E sono dunque giorni di attesa, questi, per gli oltre 300 lavoratori della Beko di Comunanza che, a fine 2025, rischiano di perdere il posto di lavoro. Il ministero infatti, non ha ancora comunicato la data in cui si svolgerà l’atteso vertice, a Roma, nel quale la multinazionale dovrebbe presentare un piano diverso rispetto a quello che prevedeva, invece, il licenziamento dei lavoratori considerati in esubero e la chiusura dello stabilimento comunanzese.
Nel frattempo, la politica locale continua a muoversi. Il senatore e commissario alla ricostruzione Guido Castelli, ad esempio, ha incontrato il sindaco Domenico Sacconi per fare il punto della situazione. "La questione Beko rimane al centro delle nostre priorità – spiega Castelli –. Non possiamo e non vogliamo permettere che una multinazionale storica abbandoni i nostri lavoratori e il nostro territorio. Insieme al primo cittadino di Comunanza, stiamo affrontando le sfide cruciali per il Piceno".
Matteo Porfiri