MATTEO PORFIRI
Cronaca

Beko, altro round al Ministero:: "Ma si può chiudere entro aprile"

Oltre duecento lavoratori nel fabrianese (64 nella fabbrica di Melano e il resto nel settore impiegatizio) e 80 operai a...

Uno degli ultimi tavoli sulla Beko

Uno degli ultimi tavoli sulla Beko

Oltre duecento lavoratori nel fabrianese (64 nella fabbrica di Melano e il resto nel settore impiegatizio) e 80 operai a Comunanza. Sono questi, ancora, gli esuberi previsti dalla Beko nelle Marche. La lotta dei sindacati, per ridurli ulteriormente o addirittura per scongiurarli, prosegue e oggi pomeriggio, alle 15, ci sarà un nuovo tavolo a Roma, al ministero delle Imprese e del Made in Italy. Si tratta di un summit al quale parteciperanno solamente l’azienda, i rappresentanti del Governo e i sindacalisti. Le sensazioni, dopo gli ultimi incontri, sono comunque positive e c’è la speranza, soprattutto da parte del sindaco comunanzese Domenico Sacconi, che la questione possa chiudersi definitivamente entro Pasqua. Anche perché la multinazionale turco-americana, la scorsa settimana, aveva annunciato la volontà di introdurre nuove linee di prodotto in entrambi gli stabilimenti marchigiani: ciò attesta l’intenzione di provare a investire sul futuro dei due siti. "C’è il desiderio, da parte di tutti, di chiudere la negoziazione il prima possibile – conferma Sacconi –. Io, personalmente, credo che se non ci sono intoppi tutto terminerà entro il mese di aprile. Questo è l’auspicio di tutti. Per ciò che riguarda Comunanza è ovviamente positivo l’arrivo di un nuovo prodotto. Adesso rimaniamo concentrati sul fatto che vengano ridotti ulteriormente gli esuberi e che vengano reinseriti i trenta lavoratori interinali. Ciò significherebbe ringiovanire l’azienda e garantirle un futuro, con alcuni giovani del nostro territorio. Meglio mantenere qualche esubero in più, che magari potrà beneficiare del prepensionamento, ma magari stabilizzare gli interinali. Questo, in sintesi, è il mio pensiero – conclude il sindaco comunanzese –. Chiaramente, Comune e Regione non parteciperanno a questo tavolo e sosterremo i sindacati dall’esterno pur di arrivare a una quadra finale. Le negoziazioni sono sempre complicate ma sono sicuro che ormai siamo quasi sul traguardo. Se si arriverà alla firma del nuovo piano industriale, tutto il territorio dell’area montana potrà tirare un sospiro di sollievo".

Il tavolo odierno, come detto, è in programma alle 15 e la sensazione è che si protrarrà fino a tarda serata, visto che quello della settimana scorsa è durato quasi otto ore. Previsto un altro summit prima di Pasqua, probabilmente a metà mese.

Matteo Porfiri