
Incontro nella sede Utes di San Benedetto per imparare a difendersi
Le truffe sono ormai un fenomeno da allarme sociale e non sono esposte a rischio solo le persone anziane. ‘Truffe, vecchie o nuove… ma sempre truffe’ è stato il filo conduttore di un incontro che si è tenuto nella sede dell’Utes di San Benedetto. Un viaggio nel mondo delle frodi e delle truffe da quelle ‘tradizionali’, fatte di persone a quelle innovative che utilizzano l’Intelligenza Artificiale. L’evento, organizzato dalla Banca di Ripatransone e del Fermano, si è svolto nell’ambito del progetto di Finanza Epica, un nuovo format di educazione economico-finanziaria in collaborazione con Federcasse e con la Fondazione Tertio Millennio. Domenico Colecchia, della Banca di Ripatransone e del Fermano, in un’aula gremita di partecipanti, ha ricordato che le frodi seguono le tendenze mondiali. "Se quelle legate al mondo fisico diminuiscono, penso ad esempio alla stampa di banconote false – ha affermato il relatore - è perché sta aumentando l’uso dei pagamenti digitali che infatti, in Italia, proprio in questi ultimi giorni ha superato per la prima volta il contante". Partendo dalla vecchia truffa finanziaria conosciuta come ‘Metodo Ponzi’, il responsabile della Banca di Ripatransone e del Fermano ha parlato di quelle che sono vere e proprie trappole ai nostri risparmi dal nome complicato come phishing, spoofing, smishing e vishing: frodi online che, in base al recente resoconto della polizia postale sui crimini informatici, sono aumentate nel 2024 del 15% rispetto al 2023, quando avevano già fatto registrare un più 20% rispetto all’anno precedente. Particolare attenzione è stata dedicata all’ultima frode online, in ordine di tempo, quella della ‘boiler room’, uno schema fraudolento in cui operatori finanziari senza scrupoli, spesso da call center improvvisati, convincono le vittime a investire in titoli inesistenti o altamente sopravvalutati. "Quello che si può raccomandare in questi casi è di agire con il buon senso: mai fornire dati sensibili online, diffidare dalle presunte urgenze delle offerte e prendere tempo per controllare affidabilità di siti e venditori, controllare sempre il mittente delle mail, evitare di condividere informazioni riservate sui social, non cliccare su link sospetti, mantenere aggiornati software e antivirus, naturalmente avvisare subito le forze dell’ordine al minimo sospetto – ha aggiunto Colecchia - Noi, come Banca del territorio, siamo impegnati ogni giorno per assistere aziende e famiglie, volentieri contribuiamo a far crescere la cultura della consapevolezza sui rischi di vecchie e nuove truffe".
Ma. Ie.