GIUSEPPE DI MARCO
Cronaca

Bambinopoli, è polemica . Piunti: ora accesso agli atti

La nuova procedura verrà avviata prima di Pasqua e si spera abbia tempi più snelli. L’ex primo cittadino attacca: perché tutti questi slittamenti?.

L’ex sindaco Pasqualino Piunti

L’ex sindaco Pasqualino Piunti

Torna a scatenarsi la politica sulla questione della bambinopoli. L’ex sindaco Pasqualino Piunti ora intende approfondire quanto accaduto nel primo bando, il cui esito è venuto fuori dopo sette mesi dalla scadenza dei termini, e che è stato oggetto di ben due ricorsi da parte delle imprese che vi avevano partecipato. Infatti il 19 marzo il consigliere di minoranza ha protocollato una richiesta di accesso agli atti, richiedendo il rilascio in copia dei verbali di commissione, degli atti successivi prodotti dal responsabile unico di procedimento, delle sentenze riguardanti il contenzioso sulle procedure di affidamento in gestione della Bambinopoli, ed infine tutte le visure camerali relative alle due società, aggiornate e in possesso degli uffici. "Ho deciso di portare avanti questa iniziativa – ha messo in chiaro Piunti - per affiancare ed integrare il meticoloso lavoro portato avanti dalla sempre professionale consigliera Marchegiani e verificare quali siano state le reali cause di questi reiterati slittamenti". L’avviso, emanato a fine dicembre 2023, scadeva il 13 febbraio 2024, mentre la presa d’atto che la gara era andata deserta veniva ufficializzata solo il 13 settembre dello stesso anno. Successivamente sono stati discussi i ricorsi, entrambi rigettati dal Tar. La prima sentenza, sul ricorso Papillon, riportava che l’esclusione dalla gara era stata collegata all’articolo 7 del bando, e quindi al soddisfacimento del requisito inerente ai rapporti debitori con il comune.

A pochi giorni di distanza il Tar respingeva anche il ricorso di Alexandra, anch’essa esclusa all’esito della verifica dei requisiti. In questo caso, ricorda la sentenza, si trattava del requisito di avere "effettivamente svolto per almeno 3 anni, anche non consecutivi nel periodo dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2023, un’attività commerciale con iscrizione alla Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura nel settore di cui alla somministrazione di bevande ed alimenti". Le società hanno comunque la possibilità di ricorrere in Consiglio di Stato, ma nel frattempo in comune si è deciso di emanare, entro pochi giorni, un nuovo bando per la concessione del manufatto, che in gran parte ricalcherà quello precedente. Questo riguardava la gestione decennale del manufatto e dell’area verde, a fronte di un canone annuo pari a 13.165,50 euro. La nuova procedura verrà avviata prima di Pasqua e questa volta si spera che la pratica venga evasa entro tempistiche notevolmente più snelle.

Giuseppe Di Marco