
La commissione sul Ballarin
Che forma assumerà, e soprattutto quando verrà completato il Ballarin? Sono queste le domande che i consiglieri di minoranza hanno posto nella commissione urbanistica e lavori pubblici di ieri sera, nella quale è stata sviscerata la variazione planivolumetrica al progetto del parco urbano che sorgerà al posto del vecchio stadio. Variazione che, quindi, verrà discussa e votata nel prossimo consiglio comunale. In sala consiliare, ieri sera, la minoranza ha sfoderato nuovamente la propria vena polemica, attaccando l’amministrazione per le modalità con cui si sta gestendo l’iniziativa di restyling: "Il progetto così come lo vuole modificare – ha detto Luciana Barlocci – risulta molto diverso dall’idea progettuale originaria che, bisogna dirlo, è stata snaturata".
Dal canto suo Paolo Canducci ha focalizzato l’attenzione sul cronoprogramma e sulle superfici. "Si sta considerando l’intervallo di tempo entro il quale il cantiere resta fermo? – ha chiesto il leader di Europa Verde – Inoltre vorrei capire se il volume ha subito un aumento oppure se è stato semplicemente traslato".
Ad illustrare i dettagli della variazione è stato il dirigente ai lavori pubblici Mauro Bellucci. Nel corso della commissione quindi è stato spiegato che il volume subirà un aumento di 200 metri quadri, e che gli uffici sono al lavoro per ridurre il più possibile il periodo di standby. C’è di più.
Secondo Pasqualino Piunti sarebbe necessario chiedere il parere dell’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici a tutela del consiglio comunale. Non c’era da sperare che la variazione convincesse i gruppi di opposizione, e infatti i consiglieri hanno deciso di muovere ancora una volta battaglia nei confronti della maggioranza. Con i numeri attuali, comunque, la modifica dovrebbe essere approvata in assise. Va ricordato che questa riguarda i due volumi del museo e del padiglione, che verranno uniti in un’unica struttura dalla forma più complessa e dalla superficie più estesa. Allo spazio museale sarà aggiunta un’aula polifunzionale per scopi didattici.
Nella porzione nord, quindi, ci saranno i servizi, poi anche un punto ristoro, il quale verrebbe gestito da associazioni che prevedono l’impiego di personale diversamente abile. Ed ecco che il cuore del parco urbano sarà tutto per il giardino inclusivo, che sarebbe realizzato grazie a 450mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Carisap. Al suo interno verrebbero installati giochi inclusivi, come scivoli, giostra rotante e una teleferica.
Giuseppe Di Marco