Ascoli Piceno, 1 novembre 2024 – La tensione resta altissima in casa Ascoli. Nella notte alcuni ignoti sono penetrati all'interno del Picchio Village per vandalizzare alcune auto dei giocatori. Armati di mazze e bastoni sono stati ingenti i danni causati ad alcune vetture appartenenti a qualche elemento della prima squadra. Il gruppo, nonostante il 'finto' ritiro annunciato dalla società nella giornata di lunedì, in questa delicatissima fase pare stia alloggiando in una vicina località della Val Vibrata per poi proseguire regolarmente gli allenamenti nella solita struttura sportiva che quotidianamente ospita da anni il lavoro giornaliero dei bianconeri.
Il pareggio interno col Campobasso per 1-1 ha acuito ulteriormente la rabbia anche nei confronti di una squadra che attualmente continua a mostrarsi incapace di reagire anche dopo l'avvicendamento in panchina che ha visto l'arrivo di Mimmo Di Carlo. Al termine dell'ultimo match, oltre al patron Pulcinelli e gli altri vertici dirigenziali, ad essere finito nel mirino dei tifosi sarebbe stato il capitano Gagliolo per un applauso ironico rivolto proprio nei confronti della curva. Su quanto accaduto ora stanno indagando le autorità competenti per cercare di fare luce su quanto accaduto. Nelle ultime ore proprio il patron era tornato a punzecchiare la tifoseria del Picchio invitando i sostenitori a restare a casa. Quello di Pulcinelli era stato uno sfogo arrivato a seguito del fitto lancio di petardi avvenuto nel corso del match di mercoledì sera. Questo il commento postato: "Con la speranza che stiate a casa! Anche ieri perso 2 punti e 20mila euro per voi! Poi scrivete che amate l'Ascoli? Vergognatevi”. Successivamente la storia era poi stata rimossa, magari quando lo stesso Pulcinelli aveva preso visione che il suo pensiero si discostava parecchio dalla reale sanzione di 1.200 euro comminata dal Giudice sportivo. La frattura tra tifoseria e società di fatto continua ad essere insanabile. La piazza resta una polveriera e il timore ora è che la città possa tornare ad esplodere nuovamente come in quella drammatica serata del 10 maggio che sancì la retrocessione dell'Ascoli in serie C. Proprio oggi il club di corso Vittorio Emanuele ha tagliato il traguardo dei 126 anni della fondazione, ma il futuro del Picchio continuano a restare nero.