"Attività commerciali in crisi e immobili svalutati"

Il comitato di quartiere di via Calatafimi si impegna per risolvere il problema dell'ecomostro, collaborando con il comune e chiedendo interventi urgenti per garantire sicurezza e decoro alla zona.

"Attività commerciali  in crisi e immobili svalutati"

Roberto Vesperini, attuale presidente del comitato di quartiere San Filippo Neri, a San Benedetto

Anche il comitato di quartiere è in prima linea per cercare di risolvere la spinosa questione dell’ecomostro di via Calatafimi. L’attuale presidente, Roberto Vesperini, ha avviato una serie di dialoghi costanti con il comune, con l’intento di collaborare in ogni modo possibile per affrontare e risolvere la situazione. "È stato uno dei primi impegni che abbiamo preso quando ci siamo insediati", spiega Vesperini. "È una situazione davvero spiacevole. Noi viviamo tutti in questa zona e sappiamo benissimo tutti i problemi creati dalla presenza di questa struttura, sia a livello estetico che a livello di sicurezza". La struttura, che si erge con il suo profilo grigio e decadente, non solo rovina l’aspetto del quartiere, ma rappresenta anche un problema concreto per la sicurezza della zona, con l’aumento del rischio di episodi di vandalismo e occupazioni abusive. È proprio sul fronte della sicurezza che il presidente del comitato di quartiere chiede aiuto alle forze dell’ordine, sollecitando maggiori controlli nell’area. Allo stesso tempo, Vesperini rivolge un appello all’amministrazione comunale affinché "si possa risolvere nel minor tempo possibile questo grave problema". La vicenda dell’ecomostro di via Calatafimi non è passata inosservata neanche nei banchi del consiglio comunale, dove più volte è stata oggetto di dibattito e confronto tra le varie forze politiche. Una delle ultime interrogazioni era stata presentata in merito da Lorenzo Marinangeli. La complessità della situazione, che coinvolge aspetti burocratici, economici e di sicurezza, ha reso la risoluzione del problema un obiettivo prioritario per alcuni consiglieri, anche se finora le azioni concrete sono rimaste limitate. Nel corso degli anni, diverse forze politiche si sono recate sul posto per effettuare sopralluoghi, incontrando residenti e commercianti della zona. Gli incontri hanno spesso portato solo a promesse e a dichiarazioni di intenti. Intanto l’ecomostro incide sulla qualità della vita del quartiere, ma anche sulla svalutazione degli immobili circostanti, scoraggiando potenziali nuovi abitanti e investitori. "Chi comprerebbe una casa in questa zona? Il problema dell’ecomostro – sottolinano alcuni residenti – non riguarda solo chi vive direttamente nei pressi della struttura, ma tocca anche l’intera comunità cittadina, che vede in questo edificio un fallimento della gestione del territorio. La necessità di interventi è ormai urgente, e il comitato di quartiere intende continuare a sollecitare sia l’amministrazione comunale che le forze dell’ordine, fino a quando non si troverà una soluzione che possa restituire sicurezza e decoro all’intera area.

e. l.