Difendersi dalle truffe è possibile. Le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti: conoscerli è il primo passo per difendersene. Dalla presunta perdita di gas, all’urgente pagamento di cauzioni inesistenti, fino ad arrivare alla sorpresa di un inaspettato rimborso: purtroppo sono tantissime le strategie adottate dai truffatori per carpire la fiducia degli anziani. I malviventi infatti approfittano della sensibilità emotiva e della fragilità fisica per conquistarne la fiducia. I consigli recentemente diffusi in una campagna informativa dei carabinieri affidata anche al popolare attore Lino Banfi sono pochi ma efficaci. Bisogna diffidare dalle apparenze, fare attenzione ad aprire la porta agli sconosciuti, tenendo anche conto che il tesserino non basta: soggetti che si spacciano per impiegati degli enti di gestione di luce/acqua/gas potrebbero averli falsi¬ficati. Occhio anche in caso di persone che si presentano come avvocati o appartenenti a forze dell’ordine e chiedono denaro per assistere i familiari arrestati o coinvolti in incidenti stradali. "Prendete tempo e chiamate il numero di emergenza 112 o un parente" suggerisce un vademecum dei carabinieri. E’ bene limitare la confidenza al telefono e su internet. "Non fatevi distrarre: un sorriso, un abbraccio o un portamento distinto potrebbero essere un modo per avvicinarvi e ottenere la vostra fiducia. Controllate sempre videocitofono, lo spioncino e la catenella, evitando che ad aprire la porta siano i vostri nipotini".
E’ bene non diffondere sui social e per email dati e informazioni personali, come password o dati bancari. Negli ambienti affollati, sui mezzi pubblici di trasporto, al mercato è facile distrarre una persona con una spinta, all’apparenza involontaria, o una battuta spiritosa mentre si maneggia del denaro: tali circostanze potrebbero favorire ladri e truffatori. Rimanere vittime di truffa è senz’altro un’esperienza traumatica, che disorienta e induce umiliazione e preoccupazione, oltre al danno economico. Diviene dunque importante diffidare di chi si qualifica in tal modo al telefono ed avvertire immediatamente le forze di Polizia al numero 112, chiarendo tutti gli aspetti della vicenda ed attendendo l’arrivo a casa di veri poliziotti o carabinieri, prima di aprire la porta a persone del tutto estranee.
Peppe Ercoli