REDAZIONE ASCOLI

Atletico Ascoli, esame di maturità superato

L'Atletico Ascoli vince con determinazione contro il Chieti, dimostrando forza e coesione. Mister Seccardini elogia la squadra per la vittoria meritata.

Atletico Ascoli, esame di maturità superato

Camilloni autore del secondo gol

E’ stata davvero una domenica tutta da vivere quella trascorsa allo stadio ‘Guido Angelini’ di Chieti. L’Atletico Ascoli l’ha trascorsa con la rabbia di chi si sentiva ancora defraudato nel derby contro l’Ancona, ma anche con l’umiltà e la consapevolezza di chi sapeva bene che per andare a vincere sul campo di una delle squadre favorite alla vittoria finale, era necessaria una prova senza sbavature. Le canzoni di Al Bano cantante prima del match hanno scaldato i 4.000 presenti e così dopo tre minuti sul primo contropiede dei padroni di casa la difesa degli ospiti si è fatta infilare dal velocissimo Fall. Ma l’Atletico Ascoli non si è scomposto, ha continuato a macinare gioco come fa ormai da due anni consapevole della propria forza. Ha pareggiato nella ripresa con il capitano D’Alessandro, è passato in vantaggio con una bella conclusione di Camilloni e ha poi sfiorato più volte la terza rete con il bomber Ciabuschi e con Scimia. Insomma, una vera prova di forza e di compattezza che hanno riportato i bianconeri del patron Graziano Giordani al secondo posto in classifica a pari punti con il Teramo e a quattro lunghezze dalla capolista Samb. "Venivano da una sconfitta immeritata contro l’Ancona – ha ribadito Mister Seccardini in sala stampa, ancora amareggiato per quanto accaduto una settimana fa – e oggi siamo stati bravi a cogliere i tre punti. All’intervallo sotto di una rete ho detto che dovevamo essere più feroci e non farci rubare la merenda. Il Chieti è una squadra che è partita in ritardo, ma la sua proposta di gioco sta diventando ottima partita dopo partita. Noi avevamo due assenze importanti come quella del portiere Pompei e del difensore Nonni, ma noi giochiamo con dei principi, abbiamo le nostre idee e non ci snaturiamo. Non importa se gioca tizio o caio, ma è importante quello che si mette in campo. Gli interpreti sanno quello che devono fare con dedizione e credo abbiamo vinto con merito".

Valerio Rosa