Arquata, sogno ripartenza: "Qui un paradiso trekking"

Dopo il recupero e il mantenimento di oltre 150 chilometri di sentieri,. Arquata Potest si sta ora concentrando sulla riqualificazione delle aree di sosta.

Arquata, sogno ripartenza: "Qui un paradiso trekking"

Arquata, sogno ripartenza: "Qui un paradiso trekking"

Trasformare il paese devastato dal terremoto del 2016 in un ‘paradiso del trekking’. E’ l’obiettivo che, ormai da anni, stanno cercando di perseguire i volontari dell’associazione ‘Arquata Potest’ anche nell’ottica di una promozione turistica del territorio arquatano. Dopo il recupero e il mantenimento di oltre 150 chilometri di sentieri, il sodalizio si sta ora concentrando sulla riqualificazione delle aree di sosta. Ed ecco che dopo aver sistemato le piazzole della Fornace di Pretare, di Picchio7 (Colle del Quarto), de ‘La Botte’ e della fontana tra Borgo e Camartina, stavolta è toccato a Fonte Le Cacere, situata ai piedi del monte Vettore, all’interno del comune di Arquata. Si tratta di un luogo ideale per una sosta tra Forca di Presta e la pineta di Pretare, prima di raggiungere il versante di Montegallo del celebre ‘Sentiero dei Mietitori’, definito uno dei cento itinerari più belli dell’Appennino e facente parte del cosiddetto ‘Grande Anello dei Sibillini’. Grazie ad un finanziamento della Fondazione Carisap, infatti, è stato possibile dare mandato all’artigiano pretarese Carlo Trenta, il quale ha effettuato un’opera di ripristino della staccionata preesistente e ha realizzato dei comodi arredi in legno di pino locale, in modo da non incidere sul trasporto e tali da essere perfettamente inseriti nell’ambiente circostante. Situata a 1.360 metri di altezza, l’area presenta anche la freschissima fonte d’acqua detta delle Cacere: l’ideale per una sosta all’interno di un itinerario semplice e allo stesso tempo assai frequentato, quasi privo di dislivello ma in ogni caso molto panoramico. "E’ importante continuare a portare avanti iniziative di questo tipo – confermano i volontari di ‘Arquata Potest’ –. Lo abbiamo fatto negli anni fino al 2020, e a maggior ragione continuiamo a farlo ora".