Continuano a verificarsi tentativi di truffa nei confronti delle persone anziane, residenti in provincia di Ascoli. Per questo la Questura ricorda alcune accortezze per difendersi. Innanzitutto non aprire la porta di casa a sconosciuti, neanche a persone che dicono di appartenere ad aziende di erogazione di servizi ed enti socio-assistenziali come Inps-Inail. Nessuna amministrazione dello Stato esige denaro porta a porta. Se non si è certi della loro identità, non aprire e nel dubbio contattare il servizio pubblico di emergenza 112. Se si viene raggiunti alla porta di casa, è opportuno verificare sempre, con una telefonata, da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano o chiedono di aprire il portone della palazzina. Comunque verificare sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai ed in caso di dubbio chiamare il 112. Non fermarsi mai in strada per dare ascolto a chi propone facili guadagni ovvero a chi chiede di entrare in casa per controllare la autenticità/falsità del denaro, del libretto della pensione o di oggetti preziosi: anche se si tratta di persone distinte, ben vestite e dai modi affidabili. Nessun professionista adotta tali modalità, che sono compatibili solo con l’azione di malviventi. Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca/ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermarsi con sconosciuti e non farsi distrarre; quando si effettuano operazioni in banca/uffici postali, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni, non bisogna fermarsi a parlare con sconosciuti che – ricorda la Questura di Ascoli - potrebbero avere intenzioni nocive. E ancora, se all’interno della banca o dell’ufficio postale si ha la sensazione di essere osservati, non bisogna esitare a contattare il personale addetto alla vigilanza o chiamare l’operatore del servizio pubblico di emergenza.
CronacaAnziani, guardia alta contro le truffe